Di Nunno vs Cellino, Catanzaro-Parma show di pubblico, Mancini e il paragone Samp-Juve: le news del mercoledì di Serie B
I fatti di giornata
La Serie B è, numeri e spettacolo alla mano, probabilmente il campionato più difficile e complesso d’Europa. Ormai da anni la cadetteria vede le squadre partecipanti darsi battaglia sino alla fine con le diverse classifiche che tendono ad essere incerte sino alla chiusura della stagione regolare così come accaduto in questo campionato conclusosi. Oltre ai fatti di campo, però, la Serie B si contraddistingue anche per quelli che accadono al di fuori del rettangolo verde. Aneddoti, polemiche, statistiche, dichiarazioni e tutto ciò che un campionato così ricco può offrire. Di seguito, dunque, le news di Serie B più rilevanti di giornata.
Serie B, le news di giornata
Di Nunno vs Cellino
Paolo Leonardo Di Nunno, patron del Lecco, ha parlato al Giornale di Brescia della sfida tra Lecco e Rondinelle, due squadre protagoniste in estate nei torridi mesi passati nei diversi tribunali.
Il Brescia ha beneficiato dell’esclusione della Reggina per la riammissione in Serie B ma Di Nunno, che a causa degli attacchi contro Perugia e lombardi ha ricevuto una multa da 4mila euro, rincara la dose contro le squadre che in estate hanno aspettato e sperato nell’esclusione dei Manzoniani.
“Le Rondinelle non meritano di essere in B. Cellino ha amici importanti e la Reggina aveva tutti contro, lui è stato furbo. Il presidente del Brescia mi ha fatto prendere una multa da 4.000 euro, ma con lui non ho problemi”.
Catanzaro-Parma show di pubblico
Entusiasmo alle stelle per il Catanzaro: già in pre season gli abbonamenti schizzarono a quasi 5mila. Il ritorno al Ceravolo dopo la prima al Via del Mare è stata una festa sia sugli spalti, gremiti, che in campo col 3-0 allo Spezia.
Nel prossimo weekend a far visita alla squadra di Vivarini ci sarà il Parma in una gara tra prime della classe. Come evidenziato dal Corriere dello Sport, il colpo d’occhio sarà notevole. Oltre al grosso numero di abbonati, sono stati polverizzati 6mila biglietti in mezz’ora con gli spettatori previsti che al momento saranno circa 11mila con curva e distinti già esaurite.
Mancini e il paragone Samp-Juve
Andrea Mancini, DS della Sampdoria e figlio di Roberto, ha parlato a Il Secolo XIX rilasciando un’intervista molto interessante. Di seguito le sue parole riportate da mediagol.it.
“Come va la vita da ds della Sampdoria? Provo emozioni indescrivibili, la Samp è la mia vita, una seconda pelle: per quel che ha dato alla mia famiglia il minimo è riportarla dove merita. Fare il ds non è facile, è la mia prima volta e ringrazio Manfredi e Radrizzani. Vogliamo creare qualcosa di importante, tornare alla Samp anni ’90. Sarà dura ma con impegno, competenza e pazienza, si può tutto. Bilancio del mercato? Considerati i paletti economici e che il club rischiava di fallire è positivo. Io, la proprietà, Legrottaglie e Pirlo siamo contenti. La squadra è giovane, serve tempo, penso a Stankovic che farà una gran carriera. I ragazzi devono poter sbagliare. La B è lunghissima, ricordatevi del Cagliari: è fondamentale ingranare da gennaio. Pirlo è un grande allenatore, alla Juve e in Turchia ha fatto bene, ha già inculcato le sue idee: sul campo sorprende in positivo. Meritavamo 4-5 punti in più, con il Cittadella faremo una grande gara. Questa Samp in prospettiva è più forte di quella dell’anno scorso. Peccato per Alario, l’Eintracht all’ultimo non l’ha più lasciato andare. Con lui, o Coda, saremmo stati più completi, ma abbiamo De Luca, La Gumina e puntiamo su Esposito che stava andando al Verona ma ha sposato il nostro progetto.
Bisogna provare anche i colpi impossibili, come Radrizzani con Bielsa. E poi la Samp è la Juve della B, vale Roma o Lazio, lo so sono di parte ma meglio la Samp in B che altre in A. Le dimissioni di mio papà dalla Nazionale azzurra? Non è né il primo né l’ultimo a dimettersi. E non è stato un fulmine a ciel sereno. La fine tra lui e la Nazionale era arrivata da un po’ ma lui la ama molto e se non fossero successe certe cose sarebbe rimasto. L’offerta araba è arrivata dopo e sfiderei 100 persone a dire no con un contratto del genere, direbbero no in pochi, molto pochi. In passato ha rifiutato offerte importanti per amore della Nazionale. Ma se non sente fiducia va via.”