Ascoli, Pulcinelli: “Sto vedendo se c’è qualche partner, ma lascerò solo dopo aver portato il club in A”
Il patron bianconero è intervenuto in conferenza stampa
Torna a parlare Massimo Pulcinelli, patron dell’Ascoli.
In campionato i bianconeri hanno raccolto soltanto 3 punti, ben 3 invece le sconfitte in 4 partite. Il proprietario del club marchigiano è intervenuto in conferenza stampa per affrontare diversi temi. Ecco le sue parole, riprese da TuttoMercatoWeb.com:
“Da due settimane avevo voglia di parlare e chiarire alcuni punti, leggo i commenti di tanti leoni da tastiera, che volevano cambiare allenatore e Direttore Sportivo dopo la prima partita. Al termine della conferenza incontrerò anche i rappresentanti dei tifosi, che sono molto costruttivi; per vincere bisogna essere tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Approfitto per rivolgere un plauso ai tifosi per l’organizzazione della festa per i 125 anni del Club e un grazie anche a Casagrande. Peccato per l’impegno improrogabile che mi ha impedito di essere presente”.
Sul mercato. “Purtroppo è rimasto aperto troppo a lungo, ma sono molto contento perché tanti sono venuti da noi di corsa”.
Su allenatore e obiettivi. “Ha la mia totale fiducia, al 110%, lui e lo staff stanno lavorando benissimo, è iniziato un nuovo percorso, ci sono tanti ragazzi nuovi che devono amalgamarsi, non ho dubbio che abbiamo scelto il meglio possibile. Dicono che al pubblico dobbiamo raccontare che dobbiamo salvarci, ma se ci salviamo a dieci o quindici giornate dalla fine, allora è normale puntare ad altro; credo sia da perdente e troppo riduttivo pensare solo alla salvezza”.
Sugli obiettivi d’azienda e sui dirigenti. “L’obiettivo è arrivare all’autofinanziamento, abbiamo rafforzato tutto il settore giovanile assumendo persone di indubbia professionalità. Sono contento dell’organizzazione societaria, della squadra, del Mister e dello staff, del DS e del DG, quest’anno faremo quattro milioni di ricavi pubblicitari e ringrazio i nostri sponsor. Ovvio che non sia contento del risultato sul campo, ma sono convinto che dalla partita col Palermo vedremo l’Ascoli che vogliamo vedere noi tifosi”.
Sulla cessione del club. “Il calcio è sempre in divenire, tutte le società sono potenzialmente in vendita; sto vedendo intorno a me se c’è qualche partner, ma sappiate che lascerò l’Ascoli solo dopo averlo portato in Serie A”.
Su Falasco. “L’unica nota stonata della festa di domenica sono stati i fischi a Falasco. Poco fa ho avuto un incontro con lui, ci metto la faccia e dico che tornerà presto il calciatore che abbiamo conosciuto e sarà un valore aggiunto. Vuole tornare ad essere il vero Falasco”.
La chiosa finale. “Dateci tempo, fra 10-12 partite si potrà criticare o meno il nostro operato, qui il calcio è vissuto in modo molto passionale, ma i ragazzi devono giocare sereni, voglio che i calciatori vengano da noi anche perché c’è un ambiente confortevole. Per questo c’è bisogno dell’aiuto di tutti, i calciatori sono come nostri figli – è questo il messaggio che trasferisco ai miei collaboratori – e, se uno di essi commette una sciocchezza, dobbiamo aiutarlo. E’ questa la mia filosofia di fare calcio”.