Alla (nuova) Cremonese non basta Coda: l’Ascoli non capitola e acciuffa il 2-2 nel finale
Pareggio al Giovanni Zini
La prima di Giovanni Stroppa sulla panchina della Cremonese è un pirotecnico pareggio. L’Ascoli va due volte sotto ma altrettante rimonta, mostrando grande resilienza: il 2-2 finale, dunque, chiude un pomeriggio più che interessante nella cornice dello Zini.
I grigiorossi, che hanno cambiato direttore d’orchestra dopo l’esonero di Davide Ballardini e l’approdo in terra lombarda dell’ex tecnico del Monza, mostrano subito di avere intenzioni più che propositive: possesso palla, movimenti continui, iniziativa nelle mani, per meglio dire nei piedi, del talento, e tanta pericolosità. Intenti che, ovviamente, col passare delle settimane andranno accompagnati da geometrie, equilibri e ritmo che inevitabilmente ora mancano.
Detto ciò, è subito emersa la rinnovata centralità del Mudo Vazquez, reduce da prestazioni opache che non rispettavano il suo status: l’assist al 14′ per il primo dei due gol di Coda è una trivela dalla musicalità di un brano di Einaudi. Ecco, il primo dei due gol: è il centravanti uno degli assoluti protagonisti di giornata, dato che dopo il pareggio di Manzari (minuto 25) è lui a riportare i suoi avanti. In questo turbinio di eventi, la compagine di Viali si mostra reattiva, convinta, dalla corazza in cui non permea alcun arrendevolezza. I bianconeri giocano poco il pallone – e l’allenatore da bordocampo più di una volta lo sottolinea ai suoi ragazzi – ma danno la tangibile sensazione di essere una compagine compatta, coesa, atleticamente vispa e con diverse risorse. Mendes pecca di lucidità negli ultimi metri ma contribuisce tanto in fase difensiva, oltre a entrare nell’azione del pareggio, mentre Manzari oltre il gol gioca un ottimo primo tempo (per poi dissolversi progressivamente nella ripresa).
Dopo il già menzionato nuovo vantaggio di Coda, l’Ascoli manda in campo Pablo Rodriguez per uno spento Nestorovski, ed è proprio il giovane attaccante spagnolo all’88’ a convertire in gol una respinta corta di Sarr. Un paio di lampi nel finale ambedue le parti, ma al triplice fischio il risultato non vede bandiere bianche bensì due cartellini rossi complessivi (rispettivamente per Quagliata e Bellusci). Cremonese-Ascoli, dunque, termina 2-2.