ESCLUSIVA PSB – Daniele Barone (Sky): “Darei ancora fiducia a Pirlo. Parma? Ha i giovani più forti della B”
Le parole di Daniele Barone, telecronista del campionato di Serie B per Sky Sport, su alcuni temi di discussione attuali.
La Serie B torna in campo subito dopo il turno infrasettimanale. Le venti squadre del campionato cadetto si preparano a darsi battaglia in un nuovo, intenso, weekend: si tratta del terzo impegno per ogni club nel giro di una settimana. Le gare di martedì e mercoledì hanno vissuto di prime volte (la prima, storica, vittoria della Feralpisalò), sorprese (il quarto trionfo di fila del Como) e dimostrazioni di superiorità (le vittorie di Parma e Palermo con due big come Bari e Venezia). In vista dell’8ª giornata di campionato abbiamo dunque intervistato Daniele Barone, giornalista e telecronista della Serie B per Sky Sport. Di seguito il suo intervento completo ai nostri microfoni:
Momento no della Sampdoria: con Pirlo la squadra sembra non aver mai ingranato e a Como è arrivata un’altra sconfitta. Lei continuerebbe con Pirlo in panchina? Quale ritiene sia il motivo legato a un inizio di campionato del genere?
“La Samp è reduce da mesi difficili, a livello finanziario, e questo probabilmente ha impedito ai dirigenti di muoversi meglio sul mercato. Emblematica la trattativa che ha riguardato Coda: la Samp non ha avuto la forza economica per portarlo a Genova, la Cremonese si. A Pirlo, con una squadra tanto giovane, va concessa ancora fiducia ma ora bisogna necessariamente cominciare a vincere“.
Domanda analoga per lo Spezia, neoretrocesso in Serie B e attualmente terzultimo. Il club dovrebbe valutare cambiamenti o è un lento processo di (ri)adattamento?
“Nello Spezia vedo i tratti di un progetto un pò confuso, poco adatto ad un campionato nel quale bisogna calarsi con ben altro spirito. Alvini, tra Cremonese e Spezia, non vince una partita da troppo tempo, e anche questo credo possa condizionare l’ambiente”.
Como e Catanzaro sono alcune delle sorprese di questa B. Quale delle due squadre l’ha sorpresa di più? Si tratta di due “fiammate” o di due squadre con ambizioni concrete?
“Sono due belle realta di questa parte iniziale del campionato, entrambe nel solco della continuità tecnica, rispetto all’anno scorso. A Longo hanno dato un Verdi in più, Vivarini ha una squadra, magari non del tutto equilibrata, che ha nel DNA la ricerca del gioco e della vittoria (anche se la B è diversa dalla C). I prossimi due mesi ci diranno se possono restare lassù”.
Il Parma per la rosa attuale ha speso oltre 100 milioni di euro ed è nella top 70 mondiale. A livello di singoli è la più forte del campionato? Può ripetere il percorso compiuto dal Frosinone lo scorso anno?
“Io credo che il Parma non abbia la rosa più forte del campionato ma… i giovani più forti. E con i giovani, lasciati maturare, Pecchia ha già dimostrato a Cremona di essere molto bravo. Di sicuro, è la candidata numero 1 per la vittoria del campionato”.
Brunori è tornato al gol in modo prepotente con la tripletta a Venezia. I suoi gol mancavano al Palermo come il pane: il Parma parte in vantaggio o il Palermo ha le carte in regola per recuperare terreno, alla lunga?
“Al Palermo mancavano solo i gol di Brunori e ora sono arrivati anche quelli… Squadra ricca di opzioni, con grande esperienza (Lucioni, Di Francesco, Insigne, lo stesso Brunori). La proprietà del City Group ha seminato lo scorso anno e ora credo possa cominciare a raccogliere”.