Il pensiero del Direttore – Uomini vecchi, aria nuova: Gastaldello sta cambiando (con risultati evidenti) il Brescia
Il pensiero del Direttore su Gastaldello
L’inizio spezzettato di Serie B ha regalato diversi spunti di riflessione, sia per quelle che hanno giocato tutte le partite sia per quelle che, invece, hanno ancora da recuperare. Spunti negativi ma anche positivi come quelli che lascia il Brescia di Daniele Gastaldello.
In un ambiente che nello scorso anno è stato ricco di tensione ed aria negativa, sfociata nei bruttissimi episodi del playout contro il Cosenza, nonostante la contestazione aperta contro Cellino, pare che qualcosa, perlomeno in campo, sia cambiato. Il Brescia lo scorso anno, rivedendo gli elementi della rosa (così come quelli di Benevento e SPAL), non era una cattiva squadra: aveva dei problemi ma di certo non era scarsa. Il contorno, in uno sport in cui i giocatori sono esseri umani, ha però fatto il suo con una gestione degli allenatori da parte di Cellino non perfetta (eufemismo) ed un tracollo che ha portato le Rondinelle in C.
I tribunali hanno riconsegnato la Serie B ai lombardi ed i presupposti, poche settimane prima dell’esordio cadetto, sembravano essere gli stessi di quelli precedenti, ma così non è stato. Le tensioni in amichevole, il mercato fermo e gli strascichi di una retrocessione maledetta parevano poter rigettare il Brescia nella crisi più profonda ma ad oggi non è così, soprattutto in campo.
Seppur vero che anche lo scorso anno il Brescia partì bene, è anche vero che a questo giro pare Gastaldello abbia la situazione pienamente in controllo, sia lato squadra sia lato Cellino. L’ex collaboratore di Clotet, che nella sua parentesi finale lo scorso campionato non aveva fatto malissimo, ha messo in piedi una squadra difficilmente affrontabile ed ostica da battere. Il passaggio alla difesa a 3 ha ridato linfa ad ottimi elementi come Papetti e Cistana che stavano quasi perdendo appeal. La rosa probabilmente non è profondissima ma l’identità vista in queste 5 gare è nitida e probabilmente non si era mai vista nelle 38+2 dello scorso anno. La strada da fare è ancora tanta ma impattare in questo modo è un grosso merito che va dato a Gastaldello che, nei fatti, è alla primissima vera esperienza partendo dall’inizio ed il pericolo era quello di portarsi con sé le scorie negative di tutto l’ambiente.