Catanzaro, Vandeputte: “Venire qui è stata la scelta migliore che potessi fare. Vivarini è uno dei migliori che abbia mai avuto”
Le parole dell'esterno giallorosso
L’esterno del Catanzaro Jaire Vandeputte ha parlato ai microfoni di Cronache di Spogliatoio circa la scelta di approdare in giallo-rosso e la sua esperienza nel capoluogo calabrese. Di seguito le sue parole:
“Due anni fa non è stato facile scegliere di venire qui. Giocavo a Vicenza in Serie B e ho dovuto fare un passo indietro. È stata la scelta migliore che potessi fare e ora mi godo il momento, da protagonista. Voglio continuare a divertirmi”.
Sullo stile di gioco: “Ovviamente gli avversari sono molto più forti ora. Noi però ci concentriamo sui nostri punti di forza che, come abbiamo visto, possono applicarsi anche nel ‘nuovo’ campionato. Mi trovo benissimo all’interno del nostro sistema di gioco, anche se posso migliorare ancora tanto. Abbiamo un’identità chiara e precisa e non la cambiamo in base agli avversari“.
Sull’approdo a Catanzaro: “Venire qua è stato fondamentale. Ero abituato a un calcio solo tecnico. Qui ho imparato l’importanza del lavoro fisico e tattico e sono cresciuto enormemente come calciatore e come uomo. Sono arrivato senza sapere una parola di italiano. Devo ringraziare Valerio Bertotto, il mio primo allenatore italiano, che è stato fondamentale e mi ha aiutato a integrarmi al meglio nel gruppo. Quello che abbiamo fatto in questi due anni lo hanno visto tutti. Abbiamo riportato il Catanzaro dove merita e questo mi rende orgoglioso. Ora però non possiamo accontentarci. Io personalmente voglio arrivare in doppia cifra“.
Su Vivarini: “Il mister è uno dei migliori che abbia mai avuto. Tutti sono impressionati dal nostro gioco palla a terra e dai risultati dell’anno scorso. In realtà però la cosa migliore fatta da Vivarini è stata riportare fiducia e consapevolezza a un gruppo che sembrava demoralizzato, 2 anni fa. Abbiamo capito che in questa categoria non è sufficiente giocare un bel calcio, focalizzandosi solo sulla fase offensiva. Lo abbiamo visto contro il Parma, che ci ha punito in contropiede. Io in primis voglio crescere in fase difensiva, con disponibilità, per dare il mio contributo. Alla fine quello che conta sono i risultati, e nulla viene prima del gruppo”.