ESCLUSIVA PSB – Budel: “Il Brescia sta sfruttando bene l’entusiasmo. Pecchia? Suo apporto fondamentale per il Parma”
Le parole di Alessandro Budel ai nostri microfoni
Alessandro Budel, ex centrocampista e commentatore tecnico per DAZN, è stato raggiunto in esclusiva dai nostri microfoni per parlare di Serie B e del momento di alcune squadre. Di seguito l’intervista completa:
Stasera al “Rigamonti” va in scena Brescia-Feralpisalò che apre la 9a giornata di B. Le Rondinelle hanno 9 punti ma 3 gare in meno, quindi potenzialmente potrebbero, sfruttando i recuperi, salire alle spalle del Parma. Come giudichi il loro avvio e che gara ti aspetti stasera?
«Secondo me il Brescia ha sfruttato bene l’entusiasmo perché è una squadra retrocessa e ripescata, non ha nulla da perdere ed è ripartita con la grinta che ci vuole. Si pone un po’ come sorpresa senza i favori del pronostico e sta sfruttando bene questa libertà mentale. Ha un gruppo importante. L’anno scorso è stato un fallimento per tutti, ma sicuramente non era una squadra da retrocessione; ci si aspettava un campionato totalmente diverso, quindi secondo me potrebbe comunque dimostrare le proprie qualità quest’anno, a partire dalla gara di stasera. Mi aspetto una sfida tattica e combattuta».
Il Parma è, invece, di scena a Venezia, big match di giornata. Possiamo dire che la fiducia riposta in Pecchia sta iniziando a dare i suoi frutti. Sono i ducali la squadra da battere quest’anno a tuo avviso?
«Per me sì perché il Parma è riuscito a entrare nella mentalità che ci vuole in Serie B. Pecchia è un allenatore esperto, in questi mesi è riuscito dare tantissimo alla squadra, in primis a livello di gioco, è stato fondamentale il suo apporto. Fin dall’inizio avevo dato per favorite Parma, Venezia e Palermo ognuna per un motivo diverso e credo che per ora non stiano deludendo nonostante le grandi aspettative che ci sono su di loro».
Diametralmente opposta la situazione in casa Spezia, al quart’ultimo posto in classifica. Che cosa non ha funzionato secondo te?
«Purtroppo è il contrario di quanto detto poco fa. Quando retrocedi ti porti dietro delle scorie dall’anno precedente, come accaduto anche alla Sampdoria. Sono situazioni mai semplici in cui devi dimostrare di essere forte: abbiamo visto la brutta partenza e le difficoltà avute lo scorso anno dal Cagliari che poi comunque, in qualche modo, è riuscito a venirne fuori. Spesso è normale che ciò accade dopo una retrocessione».
Tra i tuoi ex compagni che attualmente militano in B, figurano diversi portieri, tutti titolari nelle rispettive squadre: Andrenacci, Gagno, Pigliacelli e Melgrati. Motivo in più che testimonia la solidità della scuola italiana di estremi difensori. Ti aspettavi questa crescita da parte loro, avendoli conosciuto da vicino?
«Sono tutti portieri bravi, importanti. Sicuramente è soprattutto merito loro se sono dove sono adesso. Io ho avuto modo di conoscerli: sono atleti di spessore e, vista la longevità del ruolo, ancora giovani che possono dimostrare assolutamente il loro potenziale».