Palermo, Di Francesco: “Papà mi ha consigliato questa piazza, ho trovato un gruppo eccezionale”
Di Francesco racconta la scelta Palermo e il suo primo mese
Che sarebbe stato un innesto importante per il Palermo era cosa piuttosto nota. Ma che si sarebbe potuto integrare così rapidamente nella nuova parte con la maglia rosanero non era preventivabile. E invece pur essendo arrivato solo nell’ultimo giorno di mercato, Federico Di Francesco si è subito preso il Palermo, ed è uno dei motivi per cui i rosanero stanno spingendo fortissimo. Intervistato dal Corriere dello Sport, Di Francesco ha parlato della sua scelta e della stagione in corso.
Ecco le sue parole:
“Ho trovato un gruppo eccezionale: solitamente quando si cambia squadra c’è sempre da considerare almeno un mese d’ambientamento. Qui invece fin dal primo giorno mi sono sentito a mio agio, ho anche il vantaggio di aver già giocato con 6-7 compagni, molti ad Empoli due anni fa. Questo ha facilitato il mio ingresso. Lavoriamo su un certo tipo di idee nel corso della settimana, Corini ci trasmette il concetto di giocare l’uno per l’altro e muoverci per creare le condizioni per una giocata importante. I risultati rafforzano la consapevolezza ma queste alchimie si possono ancora migliorare, anche perchè tanti ragazzi sono arrivati da poco. Nel mio percorso ho sempre giocato con squadre che dovevano salvarsi, anche in B, a cominciare dal Lanciano ai miei esordi. Poi ho avuto la fortuna di disputare campionati gratificanti in A, ma all’interno di questo gruppo sono io che devo chiedere consigli a gente che sa cosa vuol dire lottare per qualcosa di importante. Insegnamento principale? Mantenere l’equilibrio, vivere con umiltà tutto. Palermo è una piazza passionale, il rapporto squadra-città fortissimo: guardate l’esultanza dei 4000 a Modena. Per un giocatore questa forma di pressione deve essere fonte di miglioramento, abbiamo lo stimolo di far felice un popolo e la responsabilità di dare il meglio. Mio papà? Negli anni il rapporto è cresciuto, il calcio ci accomuna da sempre, lui è stato uno dei primi a consigliarmi Palermo. La squadra mi è sempre piaciuta, trasmette entusiasmo, ma non ero mai stato in città. Ora che la conosco mi piacerebbe fare qualcosa di storico assieme a questo gruppo ma sono uno che guarda al presente. Per ora il focus è oggi, poi vedremo. Quattro gare in casa nelle prossime 5? Durante la sosta mettiamo benzina nelle gambe e guardiamo solo la prossima che arriva. Il lato positivo è che con tante partite al Barbera possiamo moltiplicare l’entusiasmo della nostra gente”.