Parma, senti Binda: “Estevez è il punto fondamentale di questa squadra. Ai Crociati serve ancor più cattiveria”
Il pensiero
Il noto giornalista della Rosea Nicola Binda ha parlato in esclusiva ai microfoni di Parma Live circa l’inizio stagione dei Crociati. Di seguito le sue parole:
“Il Parma è primo in classifica, quindi giudico il suo percorso molto positivo. La squadra crociata è davanti a tutte le altre. In realtà dopo l’ultima partita di Venezia, che ha comportato il primo ko in campionato, probabilmente qualche certezza è un pò venuta meno. Occorre notare come reagirà la squadra ducale a questa prima sconfitta, dopo le prime otto partite perfette. Sicuramente il bicchiere è tre quarti pieno, non solo mezzo pieno. Il Parma è primo in classifica con merito, giocando un bel calcio, segnando tanti gol, con il miglio attacco del campionato. Il Parma è una squadra che sicuramente funziona. Occorre valutare psicologicamente come la squadra di Pecchia reagirà a questa prima sconfitta”.
Sulla sosta: “Dipende dal carattere delle squadre. Ci sono compagini che vorrebbero giocare due giorni dopo per reagire dopo una sconfitta, mentre altre squadre che preferirebbero metabolizzare con calma. Probabilmente questa sosta è giunta a pennello per il Parma: i crociati potrebbero aver pensato di riposarsi, riflettere sugli errori commessi a Venezia e ripartire. Non saprei, lo dirà la storia, lo diranno i fatti. Valuteremo venerdì, durante la partita contro il Como, se il Parma ha capito cosa ha sbagliato, se il ko di Venezia è stato solo uno scivolone. Sono molto curioso anche io”.
Su Circati: “Quando un giovane italiano emerge in questo modo, penso che sia la conferma che il calcio italiano è sempre un’ottima scuola di talenti. Al momento, però, lui è stato convocato dalla Nazionale australiana. Di sicuro l’occasione la sfrutta il Parma perchè Circati è un giocatore della rosa ducale. Circati è un giocatore che il Parma ha cresciuto in casa, che ha valorizzato e che potrà essere una colonna portante del futuro, o la squadra ducale potrebbe venderlo e incassare una cifra importante perchè sicuramente Circati è un ragazzo che avrà buon mercato. Questa è la dimostrazione che tante volte non bisogna cercare i giocatori negli angoli più sperduti del mondo, ma si possono trovare anche a Fidenza, dove è nato Circati”.
Su Bernabè: “Bernabé è un calciatore di un livello superiore rispetto alla Serie B. In questi anni e in questa categoria ha capito che con i piedi buoni, con la qualità e cn i ricami non si va da nessuna parte. Secondo me per lui la Serie B è una grande palestra perchè gli insegna a soffrire, a rincorrere l’avversario e a fare qualche contrasto in più. Penso che Bernabé, quando si ripresenterà in Serie A, sarà sicuramente un giocatore pronto e maturo, anche grazie a questa esperienza fatta in cadetteria”.
Su Sohm: “Sohm non ha un ruolo fisso. In base alla metodologia di gioco di Pecchia che gioca con quattro attaccanti o uno e tre mezzepunte, lo svizzero può svolgere questi ruoli in maniera convincente. Sohm ha dimostrato di avere dei colpi di altissimo livello, probabilmente gli è mancata un pò di continuità, che è un pò un errore di gioventù. Io credo che crescendo Sohm potrà trovare continuità di rendimento e dare molte soddisfazioni al Parma”.
Sul reparto avanzato del Parma: “Il dato è un pò drogato dai cinque gol di Catanzaro. Ad ogni modo questi reti sono stati realizzati contro una delle dirette concorrenti alla promozione, classifica alla mano. Probabilmente i tifosi del Parma avrebbero preferito farne solo due al Catanzaro e tre alla Reggiana, invece alla squadra granata non è stato fatto alcun gol. Questa è la dimostrazione che il calcio di Pecchia con questi interpreti è la scelta migliore che potesse fare la società. Pecchia è bravissimo a far esaltare le qualità dei singoli giocatori”.
Su Estevez: “Estevez è il giocatore fondamentale del Parma. E’ un giocatore imprescindibile, l’argentino dà carisma. Il fatto che a Venezia si sia perso senza di lui non è un caso. Il Parma deve imparare a soffrire, ad avere spirito di sacrificio e a combattere. Estevez è la massima espressione da questo punto di vista per il Parma. Estevez è un equilibratore del gioco fra difesa e centrocampo, è un giocatore preziosissimo. Io credo che lui sia l’unico vero imprescindibile del Parma, Estevez è il più difficile da sostituire”.
Su Pecchia: “Il lavoro di Pecchia dà continuità all’anno precedente. La scorsa stagione il tecnico ducale ha gettato le basi per costruire un Parma vincente. Il traguardo dei playoff è stato un ottimo risultato, vista la concorrenza che c’era lo scorso anno; secondo me la compagine ducale la scorsa stagione è andata oltre le sue possibilità. Quest’anno la società crociata ha rinforzato bene sul mercato: la squadra ducale è più esperta e matura, più pronta per questa categoria. Secondo me il Parma può andare oltre i playoff. Importante, su questo aspetto Pecchia può farci poco, è che la squadra impari a soffrire, impari a gestire i momenti di difficoltà, come avvenuto a Venezia. Il Parma è più una squadra di fioretto che di spada, sulla qualità e la tecnica ha pochi rivali. Al contrario, il Palermo è più una squadra di spada che nelle difficoltà si esalta e affronta le battaglie a testa alta. La squadra crociata deve diventare più maschio, deve essere disposto a soffrire. Se la compagine crociata riuscirà a superare questo piccolo ostacolo, sarà destinata alla Serie A, altrimenti il percorso sarà più difficile”.
Il suo pronostico: “Credo che il campionato stia confermando le sensazioni della vigilia che vedevano Palermo e Parma favorite. Il Venezia è sicuramente un’ottima alternativa. Bisogna stare attenti alla crescita della Cremonese che, con l’arrivo di Coda e l’arrivo di Stroppa come allenatore, è destinata a guadagnar posizioni e a giocarsi la promozione diretta. Non vedo altre squadre. Vedo il Catanzaro come outsider, ma credo che la promozione diretta possa riguardare Parma, Palermo, Venezia e Cremonese”.