Sampdoria-Cosenza, il doppio ex Rosselli: “Guarascio è ambizioso. Ravaglia? Quando andò via ci rimasi male”
Le parole del tecnico
Domenica 22 ottobre al Luigi Ferraris di Genova la Sampdoria di Andrea Pirlo ospiterà il Cosenza in un incontro cruciale per i blucerchiati volenterosi di riscattare un avvio di stagione tutt’altro che indimenticabile.
In un’intervista rilasciata a La Repubblica – Genova, Giorgio Rosselli ha parlato dell’incontro tra le due squadre. L’allenatore del Ligorna ha un trascorso con entrambe le squadre: con la Sampdoria ha giocato tra il 1978 e il 1982, mentre ha allenato il Cosenza dal 2014 al 2016.
Queste le sue dichiarazioni riportate da tifocosenza.it:
“Il mio legame con Genova e i colori blucerchiati è noto. Quest’anno ho visto due gare con Pisa e Cittadella, pensavo di portare sfortuna, ma poi non sono rimasti casi isolati. Lo scorso anno il presidente silano, Eugenio Guarascio, mi ha voluto vicino in tribuna nella sfida contro il Genoa, a testimonianza di un rapporto che prosegue da anni.”
Sull’esperienza sponda Cosenza: “Ero volato a Lamezia negli uffici dell’azienda del presidente, ma non mi ero portato neppure lo spazzolino da denti. Siamo rimasti mezza giornata a parlare e mi ha convinto. Il Cosenza era messo male, cominciammo a fare risultato, ma la conferma non era sicura. Dopo il decimo posto finale in campionato e la vittoria della Coppa Italia fui, invece, premiato con un biennale. Fu una bella soddisfazione e scoprii una realtà splendida per fare calcio.“
“Ravaglia? Con Nicola abbiamo legato subito. Un allenatore vive per avere ragazzi così nello spogliatoio, che sono altruisti, come anch’io ho cercato di essere da calciatore. All’inizio l’ambiente non era sereno, c’era tanta contestazione ma, nelle difficoltà, si cementano i rapporti. A fine anno, speravo rimanesse, ma ha preferito la Cremonese e rimasi male. È difficile rinunciare ad un elemento così.”
Sulla sfida di domenica: “Se la Sampdoria vince, supera una buona squadra, che ha fatto una prova perfetta a Palermo ed in trasferta sta andando bene. Il presidente aveva detto che quest’anno sarebbe stato più ambizioso, il sogno è la serie A in due-tre anni. È migliorata molto soprattutto in avanti, con Tutino e Marras, ma, in generale, sta impostando un ciclo importante”.