Como, Longo: “Il pareggio sarebbe stato giusto. Vogliamo i playoff”
L'analisi del tecnico
Moreno Longo, allenatore del Como, ha commentato – come apprendiamo da parmalive.com – il KO patito ieri contro il Parma: “Inizio gara condizionato dal gol subito dopo poco minuti. Siamo stati ingenui, sapevamo come avrebbero mosso palla, prendiamo un gol evitabile che in partite così, dove c’era grande aspettativa contro la prima in classifica, ci ha fatto perdere fiducia. Abbiamo faticato per una ventina di minuti, poi però siamo stati bravi, abbiamo avuto due palle gol clamorose nel finale del primo tempo, una con Cutrone e una con Ioannou. Abbiamo affrontato poi la ripresa in modo propositivo, cercando di far la partita e di mettere in difficoltà il Parma, squadra che in questo momento ha le stimmate della prima in classifica e in una delle poche occasioni ti fa il 2-0. Non abbiamo abbassato la testa, abbiamo continuato a spingere e ad insistere, la abbiamo riaperta e abbiamo anche avuto la palla del pari. Nell’economia dei novanta minuti non avrebbe creato scandalo”.
Come si spiega la distrazione sul primo gol?
“Non c’è. Avevo chiesto attenzione, poi però sta al singolo metterlo in pratica. Avevamo visto anche la situazione in settimana. Questo è lo step che dobbiamo fare, lo step che ci manca per fare un salto di qualità, pensando al top. Per stare al top sono errori che non ti puoi permettere, come abbiamo visto nell’ultima in casa. Oggi giocavamo contro una squadra forte, che fai andare in vantaggio su un gol regalato e non te lo puoi permettere, perché consenti loro di giocare sul velluto, con la testa libera, e viene tutto difficile. Soprattutto contro il Parma che in campo aperto ha giocatori di prestanza fisica oltre la media di questo campionato, con motori e fisicità impressionanti, se vogliamo stare in alto dobbiamo fare questo step. Segnali positivi invece in fase propositiva, su questo dobbiamo insistere”.
Ennesimo inizio gara in sordina, come se lo spiega?
“Non è un ordine mio ovviamente, è un atteggiamento che detta la partita. Il mio input è quello di dare intensità sin dal primo minuto. È la seconda volta di seguito che regaliamo il vantaggio agli avversari, se vogliamo stare nella parte alta di classifica, non ce lo possiamo permettere. La differenza oggi è stata quella di aver concesso il primo gol. Dovevamo portare il Parma a giocare una partita differente, gli abbiamo concesso il primo gol e questo ha fatto la differenza”.
Quali sono le vostre reali ambizioni?
“Sono quelle di continuare a crescere, fare degli step che ci possano permettere di stare nei piani alti della classifica. Cambia l’aspetto mentale, dobbiamo avere ancora più consapevolezza per stare davanti, ci sono margini di crescita importanti. Dobbiamo continuare a lavorare, c’è ancora con le squadre di vertice, ma gli aspetti positivi mi fanno pensare che possiamo colmare questo gap. Conosciamo la struttura delle rose che abbiamo davanti, anche noi però abbiamo qualità, dobbiamo riuscire a colmarlo per giocare partite di questo livello senza concedere errori e con maggiore cinismo, come avuto oggi dal Parma nei momenti topici”.
Anche oggi tanti tifosi al seguito della squadra, che ambiente c’è?
“La piazza ha entusiasmo, ha voglia di calcio di alto livello, sta dando grandi risposte. Sono qui da un anno e questo entusiasmo arriva, ci invade e ci dò la sensazione di lavorare in una piazza che ha bisogno di una scintilla per essere ancora più coinvolta. Sentiamo questa responsabilità. Dire che la proprietà è una proprietà importante è dir poco, mi piace il fatto che le cose vengano fatte per gradi, pianifiando un progetto che ogni anno mette un pezzetto in più verso l’obiettivo di riportare il Como in Serie A. L’obiettivo è rientrare nei playoff, costruendo passo passo, senza rischiare harakiri come spesso successo nel calcio. Questa è la forza del club, nonostante le grandi potenzialità fa le cose con intelligenza in modo ponderato”.