Parma, Pecchia: “La nostra storia pesa, per questo tutti vogliono batterci. Ad Ascoli gara spigolosissima”
Il punto dell'allenatore dei Ducali
Fabio Pecchia, tecnico del Parma, è intervenuto sulle onde di 12 TV Parma soffermandosi sull’eccellente primo quarto abbondante di campionato posto in essere da parte della medesima compagine emiliana. Queste – riportate da ParmaLive.com – le dichiarazioni del trainer crociato:
”La partita contro il Como non è stata la classica partita di Serie B, nel loro tridente hanno calciatori di Serie A. Per noi è stata una grande prova, una partita bellissima, gli ultimi sette minuti si è rischiato di brutto. Proprio per questo è stata una vittoria fondamentale e importantissima. C’è molto da lavorare, più il tempo passa e se vogliamo rimanere in quella posizione, ci sarà sempre da fare qualcosa in più. Tutti ci vogliono battere, già dall’anno scorso, perché c’è la storia che pesa, c’è il blasone e per gli avversari è uno stimolo. In più, la classifica adesso spinge gli avversari a studiarci e noi dobbiamo continuamente migliorare le nostre prestazioni”.
Il pari di Palermo-Spezia.
“Noi dobbiamo guardare al nostro percorso, mancano 74 punti, è qualcosa di enorme. I risultati delle squadre avversarie ci fanno rendere conto di quanto sia difficile vincere, quanto sia difficile mantenere delle strisce positive”.
La democrazia nel gruppo squadra.
“E’ vero, c’è una certa democrazia, dove deve regnare una forte identità e ci sia un gruppo sano, forte. Dove regna la democrazia nei comportamenti calcistici ed extracalcistici. Al centro c’è il collettivo, quando tutto funziona gli individui e i singoli possono mettere a disposizione del gruppo le proprie qualità. Lo dicevo anche da giovane, mi piace che sia il collettivo che esalta il singolo e mai il contrario. Anche quando ho avuto la possibilità di lavorare in grandi Club, ho percepito questo. Lavorare con i giovani è affascinante, in questi ultimi anni ho avuto la fortuna di avere fra le mani dei talenti. Vedo alcuni giovani che per un mese fanno prestazioni bellissime e poi cadono in giornate bruttissime, questo fa parte del loro “up and down”, è il percorso evolutivo. Quando trovano la continuità e la stabilità, diventano calciatori di categoria superiore. Questo è l’impegno mio, di tutto lo staff tecnico e qui c’è uno staff importante all’interno del Club, mi riferisco alla struttura e ai dirigenti. L’impegno è di vedere i momenti di ‘up’ di ogni giovane, quando riesco a vedere questo e a inserirli, allora la squadra è anche molto più bella”.
La partita con l’Ascoli:
“Penso che sarà una partita spigolosissima, considerato l’ambiente e che sono in striscia positiva”.
“Vazquez posso solo ringraziarlo. L’ho fatto giocare ovunque e lui ha dimostrato una disponibilità incredibile. Quando poi abbiamo trovato il nostro equilibrio, lo scorso anno, siamo stati protagonisti di un finale straordinario. Venendo a questa stagione, nel momento in cui mi è mancato un calciatore come lui, ho lavorato sulle caratteristiche dei giocatori presenti, cercando di metterli nelle migliori situazioni per esprimere il loro talento.
Bonny, per certi versi, è simile a Franco nella sua capacità di cercare il pallone fuori dall’area. E ora è arrivato anche il momento di Charpentier e Colak. Sohm sta scoprendo quello che è il suo potenziale: è sulla strada giusta. Mihaila ora sta bene fisicamente: deve solo ritrovare serenità nelle giocate e sono convinto che tornerà a dare un valido contributo”.