Garbato, ma non troppo – La situazione della Ternana è complicata, ma la salvezza non è un miraggio
Ecco perché è inutile focalizzarsi su Cristiano Lucarelli
In piena zona retrocessione con 6 punti in 10 giornate, la Ternana è una delle squadre più in difficoltà e numeri alla mano più peggiorate rispetto alla scorsa stagione del campionato di Serie B. Gli uomini di Cristiano Lucarelli, tornato in panchina dopo un’estate travagliata che ha visto l’addio dell’ex presidente Stefano Bandecchi e le dimissioni di Aurelio Andreazzoli a cui era stato affidato l’incarico, hanno vinto soltanto una gara contro la Reggiana. Il presidente Nicola Guida ha rivoluzionato la rosa per ridurre i costi, non più sostenibili in seguito all’uscita di scena di Unicusano. Con l’aiuto del ds Stefano Capozucca sono stati venduti gli uomini di maggior talento, trattenuti coloro che non avevano offerte irrinunciabili e inseriti tanti giovani di belle speranze oltre che profili affidabili a parametro zero.
Al netto di un metodo tardivo (molte operazioni sono state condotte in extremis) ma formalmente efficace, di problemi ne sono emersi molti. Se la difesa, poco mutata, garantisce comunque un rendimento più che discreto e in attacco Antonio Raimondo è sin qui una scommessa vinta poco supportata da elementi di teorica caratura come Andrea Favilli e Federico Dionisi, i veri problemi sono a centrocampo. Se Gregorio Luperini sta limitando i danni mettendoci tutta la propria esperienza, il mix tra acquisti (tanti) e reduci (pochi) convince poco. La squadra subisce poco più di un gol a partita (13 totali), ma fatica tremendamente ad arrivare in modo organizzato in area avversaria.
Se si considera che 3 gol sono arrivati nel match vinto contro la Reggiana, nelle restanti 9 occasioni le Fere hanno messo a segno appena 6 reti. Le colpe del reparto avanzato sono relative. La sterilità e la prevedibilità della manovra è strettamente legata al materiale umano insufficiente in mediana. L’allenatore è oculato e scaltro nell’utilizzare al meglio le catene e i calci piazzati, ma appena giunge una situazione di svantaggio la montagna si fa alta e ripida e scalarla è assai complicato.
La salvezza della Ternana passa dal mercato oltre che dal campo
Le idee di gioco dei rossoverdi, tuttavia, non sono malvagie. Il gruppo è compatto, così come la società, attorno a Cristiano Lucarelli. Questi sono fattori che rendono non soltanto poco plausibile e utile un esonero, ma anche immotivato il pessimismo estremo. C’è da lavorare alacremente per chiudere quanto prima i colpi in entrata necessari. Urgono un regista e una mezzala in grado di figurare senza problemi da titolari, che diano anche garanzie fisiche. Certamente anche davanti una seconda punta che porti strappi e qualità oltre che qualche gol farebbe comodo. In campo bisogna continuare col lavoro in svolgimento senza abbattersi e facendo il massimo per ricavarne il maggior numero di punti possibile, ma è fuori che si può cambiare il senso della stagione. La salvezza della Ternana passa dalla finestra di trattative del calciomercato di riparazione.