Sampdoria, l’ex arbitro Bergonzi: “Ridicolo il rigore assegnato al Sudtirol. Errore dell’arbitro”
Continuano le polemiche in casa blucerchiata dopo la sconfitta con gli altoatesini
C’è ancora tanta delusione in casa Sampdoria dopo la sconfitta arrivata nel match con il Sudtirol.
I blucerchiati erano passati in vantaggio con il primo gol in campionato di Facundo Gonzalez per poi subire la rimonta degli altoatesini negli ultimi minuti del match. I liguri, però, nel post partita hanno avuto da recriminare soprattutto sul rigore assegnato dall’arbitro Pezzuto dopo un contatto tra Ghilardi e Merkaj.
Sull’episodio è ritornato l’ex arbitro di Serie A Mauro Bergonzi interpellato dai microfoni di Telenord. Ecco le sue parole, riprese da sampnews24.com:
“Non posso andare morbido davanti a queste immagini. Questo è un rigore ridicolo. L’arbitro Pezzuto di Lecce, undici anni in Serie A. Non penso che gli faranno più arbitrare la Sampdoria quest’anno e forse nemmeno arbitrare in senso generale. Non si può fischiare un calcio di rigore così. L’arbitro non è in posizione per vedere il contrasto. Poi è chiaro che le cosce si toccano. Ma è un contrasto di gioco. Se tu sei perpendicolare all’azione non vedi quello che succede e fischi il rigore. Per poter vedere bene quello che è successo dovresti essere fuori dal campo. Per quello è ridicolo e non è credibile“.
Sul VAR. “Perché il VAR non interviene? Legrottaglie nel post partita ha fatto delle dichiarazioni parlando del mondo degli arbitri. Non è questione di rispetto andare al monitor, si va al Var perché ti chiamano. Il discorso qui è tecnico e basta: prima del tocco di Ghilardi al pallone c’è il tocco gamba su gamba, il protocollo Var dice che non può intervenire. Per quello non lo richiama. Ma l’errore è dell’arbitro. L’arbitro poteva non chiamarlo, aveva i presupposti per non mandarlo a video, da protocollo poteva supportare la decisione dell’arbitro“.
Su Legrottaglie. “Legrottaglie doveva avere conoscenza prima di andare a parlare. Sembra quasi un alibi che viene dato alla squadra. Quando si parla di certe cose bisogna essere competenti e sapere le cose di cui si parla“.
Sul tocco di mano di Cisco. “Tocco di mano assolutamente non volontario, perché la palla finisce sulla mano in maniera inaspettata. Non è mai rigore“.