Bari, Brenno: “Sono molto felice di essere qui. Parata più bella? Quella su Di Tacchio con l’Ascoli”
Le parole del portiere biancorosso.
In casa Bari oggi si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di Brenno, portiere biancorosso. L’ex Gremio ha parlato in vista anche della prossima sfida di sabato pomeriggio contro la Feralpisalò. Di seguito le sue parole secondo quanto riporta pianetabari.com:
“Parata più bella? Penso quella su Di Tacchio con l’Ascoli. Vorrei dimenticare, invece, la prima palla col Palermo. La scorsa gara è quella che ho giocato meglio, anche con la Cremonese. Col Pisa forse la dimenticherei”.
“È un sogno per me giocare qui in Europa. Quando è uscita la possibilità di venire a Bari sono stato felice, perché questa è una piazza importante. Sono molto felice di essere qui, anche la mia famiglia, soprattutto di conoscere una nuova realtà e una nuova cultura. Mio nonno era europeo, voglio avere una carriera europeo. La Puglia è una regione simile al Brasile. Siamo a novembre e non ho bisogno della felpa (ride, ndr).”.
“Io voglio migliorare ogni giorno, aiutare la mia squadra tutte le mie partite. Dopo vediamo che succederà. Sono felice e continuerò a lavorare. Le uscite? Sicuramente devo migliorare”.
“Trattativa estiva? Non so perché si è allungato tanto, sapevo dell’interesse del Bari e ho detto sempre sì, voglio il Bari. Il resto l’ho lasciato al mio procuratore, ma adesso mi sento meglio e più ambientato al paese e alla lingua. All’inizio non è facile, non parli bene ma parlando con Matheus Henrique del Sassuolo mi ha dato consiglio su come accelerare il processo, ad esempio ascoltare la radio prima degli allenamenti. Questo mi aiuta”.
“La lingua è troppo importante, prima per essere sicuro parlavo in portoghese. Adesso mi sento meglio e sento che gli altri possono capirmi. Mi sento meglio. So della responsabilità di essere un portiere a Bari. È per questo che volevo imparare più velocemente la lingua e sto cercando di fare”.
“L’addio al Gremio? È stata una scelta dell’allenatore, non so cosa è successo, bisogna chiedere a loro. Io volevo giocare e quando è uscita quest’opportunità in Italia l’ho colta immediatamente”.