Palermo, Corini: “Vincere qui è più difficile che altrove. Ecco perché Insigne non ha giocato”
La pressione c'è
L’allenatore del Palermo Eugenio Corini ha parlato in conferenza stampa al termine del match contro il Brescia vinto 1-0.
Ecco le dichiarazioni, raccolte da Mediagol:
“Coulibaly? Quando si vince ci sono dentro tante cose, oggi era importante interrompere il flusso negativo, avevo bisogno di una fisicità di un certo tipo. Ci siamo assunti un rischio ma lo avevo visto bene, è stato bravissimo, partita di grande qualità. È lo spirito che abbiamo messo in campo a fare la differenza, c’è stata motivazione ed energia giusta. Ceccaroni con ogni probabilità ha uno stiramento al flessore col Cittadella out, fortunatamente abbiamo la sosta. Marconi? Avevo già una mezza idea di farlo partire titolare, ho preferito dare continuità alla difesa. Lo stimo molto, ragazzo caratteriale si è fatto trovare pronto e sono molto contento per lui.
Espulsione? Il giallo non c’entrava nulla, avevo solo urlato a Lund di mettersi in piedi e che non avevo più cambi. Poi pensavo fosse rigore su Soleri e sono entrato in campo. Valente come Marconi, tanta stima. Partita importante, sono felice per lui. Classica partita di metà settimana, un po’ sporca. Avevo detto alla squadra oggi capiremo chi vogliamo essere. Sono bastate due sconfitte e sembrava traballasse tutto. Chi vuole bene al Palermo deve stare vicino alla squadra. Stiamo tutti insieme, questo è un campionato troppo complicato. Portiamo in casa una vittoria dal peso specifico straordinario. Se vuoi vincere un campionato devi interpretare bene tutte le partite, oggi la squadra ha risposto presente, la squadra ha avuto i coglioni.
Vincere questo tipo di partite è fondamentale. Vincere a Palermo è più difficile che in altre piazze. Questa maglia ha un peso. Poi può capitare la giornata storta, ma abbiamo dato un segnale. Insigne? In una partita brutta, sporca e cattiva devi capire cosa vuoi. Roberto è giocatore importante, poteva partire dall’inizio ma dovevo forzare qualcosa. Ho scelto poi Di Mariano a partita in corso in funzione della partita che dovevamo fare. L’azione pericolosa del Brescia? Nel primo tempo ero molto arrabbiato, punizione battuta a tempo finito”.