Modena, senti Buscé: “Bozhanaj uno dei talenti migliori che abbia allenato”
Le parole dell'attuale tecnico della Vibonese
Antonio Buscé, ex giocatore e ex allenatore dell’Empoli Primavera nella stagione 20/21, ha parlato ai microfoni di Tuttomodenaweb di Kleis Bozhanaj, suo giocatore proprio con la maglia dei Toscani.
Qui le sue parole, estratte dalla fonte già citata: “Sono stato uno dei primi ad allenare Bozhanaj all’Empoli. Marco Bertelli, responsabile del settore giovanile, mi disse che stava arrivando un giocatore albanese molto talentuoso. Un ragazzo stupendo, eccezionale, un po’ chiuso a livello caratteriale ma s’è fatto voler bene da tutti. All’inizio stava un po’ in disparte ed era un po’ chiuso ma poi, conoscendolo, tutti quelli che hanno avuto a che fare con lui nello spogliatoio gli hanno voluto bene. Bozhanaj è un giocatore che va più forte con la palla che senza. A livello calcistico mi ha fatto davvero aprire gli occhi. Ha una grande potenza nelle gambe e riesce a far sembrare semplici dribbling difficili. Dà la sensazione di accarezzare la palla. Sul primo controllo è devastante, uno dei talenti più bravi che io abbia allenato, parlava la stessa lingua di Asslani, Baldanzi e Lipari, giocatori tecnici.
Ho iniziato ad allenarlo quando lui non era ancora tesserato. Rimase fermo un anno, il suo tesseramento richiese molto tempo. Si allenava e basta. Il ruolo che più gli si addice è sottopunta sulla trequarti. Kleis ama sfilarsi sulla sinistra per poi accentrarsi ma è un giocatore che sulla trequarti può fare male. È un giocatore che ti fa innamorare, deve solo credere di più nei suoi mezzi, deve mettersi in testa che è uno dei giocatori più forti nel suo ruolo.Fisicamente è un giocatore solido. Lavorando con i grandi cambiano i ritmi e il fisico si deve adattare. Solo trovando continuità potrà chiudere questo gap fisico. Secondo me deve giocare almeno 10/12 partite titolare da protagonista (e non a spezzoni) per riuscire a fare il salto.
Faccio un paragone un po’ esagerato, ma per eleganza e potenza mi ricorda George Best. Uno di quei giocatori che quando decidono di vincere le partite, le vincono. Quando vedi Kleis toccare la palla è un piacere. È elegante ma allo stesso tempo ha una grande potenza nelle gambe. Nei primi due o tre passi è devastante. Deve migliorare sul gioco aereo e sotto l’aspetto tattico.
Mi auguro davvero che Modena sia la piazza giusta per farlo cresce. A 22 anni ha una vita calcistica davanti. Il Modena deve avere il coraggio e la voglia di metterlo in mostra, tutelarlo e proteggerlo. In campo non è un ragazzo timoroso ma deve avere più continuità. Il Modena ha passato qualche brutta annata, ma tutti parlano bene di questa società. Non dimentichiamo che ha fatto anni in Serie A e anni importanti in Serie B, ha una storia calcistica alle spalle e quando si trovano i dirigenti giusti e un presidente giusto fa bene a tutti i giocatori.
Ho avuto a che fare con i giovani per 10 anni, parlo per la mia esperienza e ho avuto a che fare con uno dei migliori settori giovanili. Penso che i ragazzi che hanno talento debbano essere protetti e non si devono bruciare. Dobbiamo avere il coraggio di farli sbagliare, e poi di nuovo sbagliare così da poterli far crescere. È solo attraverso l’errore e una partita sbagliata che si migliora. Poi ti ritrovi un giocatore forte che sbaglia poco perchè è passato attraverso gli errori.
Ai ragazzi dico: Bisogna essere professionisti professionalmente e vivere in modo professionale anche fuori dal campo. Anche sotto questo aspetto Bozhanaj non ha mai avuto problemi. È sempre stato un ragazzo posato. Qualcuno mi diceva: Mister ma lui finisce di mangiare e va subito a dormire!”.