I top e flop di PSB – Cittadella, grazie! Bonazzoli ha ribaltato Lecco e zona salvezza. Disastro Brescia, Ascoli mediocre
I top e flop della tredicesima giornata
Tredicesima giornata di Serie B in archivio e campionato che va in letargo per due settimane per concedere spazio alle Nazionali. Tempo, dunque, per riflessioni, dibattiti ed osservazioni dopo l’ultimo turno coi soliti top e flop di giornata di Pianeta Serie B.
TOP
Grazie Cittadella – Grazie al Cittadella, anima pura ed essenza della Serie B. Una favola che negli anni è diventata la realtà per eccellenza. Una struttura nitida, competente, tranquilla, solida che ha nella famiglia Gabrielli e nel DG Marchetti i pilastri imprescindibili non solo del Citta ma di un campionato che emoziona ed appassiona. Il Cittadella riesce ciclicamente a superare attese ed aspettative: questa realtà è a tratti commovente ed il successo di Palermo è l’ennesimo piccolo traguardo che Gabrielli, Marchetti, Gorini, i calciatori ed i tifosi tutti meritano.
Bonazzoli ha ribaltato il Lecco e gli equilibri in fondo – Nessuno si aspettava un impatto simile da parte di Emiliano Bonazzoli col Lecco. Una crescita repentina, consapevole, non casuale, meritata e che ora regala al Lecco una classifica che per una neopromossa è ‘normale’. Nessun volo verso l’alto ma neanche un ancoraggio nei fondali più profondi della classifica. Grazie a questo rush il Lecco si prende con forza e voglia una classifica che può regalare tutto: lotta, sofferenza, sogni e prospettive.
FLOP
Cellino, ennesimo disastro – Il Brescia sembrava aver fatto tesoro dello scorso anno. Presa la negatività e trasformata in voglia di riscatto. Nei fatti è stato così, fino alla prima sconfitta. La squadra si è persa, Gastaldello, autore di un ottimo lavoro tra lo scorso campionato e questo, si è sgretolato dopo il primo k.o. ed al secondo era già sulla graticola. Al quarto è stato esonerato a pochissimi giorni da quella che è stata poi la quinta sconfitta. Ennesimo disastro di una squadra che soffrirà fino alla fine.
Ascoli, serve una svolta – L’Ascoli ha incanalato la terza sconfitta di fila nella gara interna col Como. Un k.o. maturato dopo una prestazione mediocre, non esaltante in una partita bruttina da ambo i lati. L’identità che avrebbe dovuto dare Viali, allenatore capace come mostrato a Cosenza, non si vede. Serve una svolta.