Cremonese, parla Coda: “A Cremona mi sono sempre trovato bene. Che bel ricordo la tripletta a Buffon”
Al bomber mancano 15 gol al record di Schwoch
Il ritorno in massima serie della Cremonese passa anche, e soprattutto, per i piedi di Massimo Coda, autore di 10 gol nelle prime 13 partite di questa stagione, che sembra ormai più che lanciato al raggiungimento della vetta della classifica all-time dei bomber di Serie B.
L’attaccante grigiorosso, arrivato nell’estate in prestito del Genoa ha parlato in esclusiva ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, dove ha parlato della sua esperienza tra il campionato cadetto e la Serie A.
Questo un estratto:
“Quando sono andato in Serie A, mi sono sempre sentito visto in modo diverso e questa cosa non mi andava a genio. Il soprannome ‘Bomber di B’ ormai mi piace, qualche anno fa mi pesava un po’ perché mi dicevo: ‘Non mi viene mai data un’opportunità importante in A’, ma ormai è andata così“
“La più grande delusione della mia carriera è stata sicuramente la finale play-off contro il Varese, avevamo vinto l’andata e poi abbiamo perso il ritorno. È stata una grande delusione perché se lo meritavano un po’ tutti, soprattutto il presidente Arvedi. Passarono poi 6 anni prima che la Cremonese tornasse in B, quindi sicuramente quella è stata la stagione più amara“
“Primo gol in Serie A, è una data speciale. Mia moglie ha tatuato quel giorno sul braccio“
“Come giocatore mi sento sempre all’altezza di poter giocare in Serie A, quand’ero a Parma ho preso consapevolezza di poterla fare. Col tempo è maturata più la possibilità di fare la B da protagonista piuttosto che fare la Serie A con un ruolo più da comparsa e ho accettato“
“L’annata di Lecce con la promozione e il premio di capocannoniere sono il ricordo più bello che ho in carriera fino ad ora“
“La Tripletta a Buffon è un ricordo bellissimo, ero in campo mi sembrava un sogno. Dicevo ai compagni datemi un pizzico perché non può essere vero. Quella partita è stata totalmente a senso unico e infatti finì 4-0 già nel primo tempo. Quella sera, manco a farlo apposta, tutta la mia famiglia era lì, quindi ho festeggiato con loro. Il pallone della tripletta l’ho regalato a mio padre che era felicissimo, piange ancora quando lo vede”
Sui nuovi compagni di squadra: “Ci sono tanti ragazzi giovani e bravi. C’è Collocolo che mi piace tanto. Quagliata che è uno degli esterni più interessanti e poi c’è Zanimacchia, che però è già più una certezza“
Sul mancato approdo alla Sampdoria: “A mia moglie avevo detto: ‘Hai visto, non cambiamo nemmeno casa ci spostiamo alla Samp’. Ho pensato: ‘È fatta’. Poi all’improvviso il direttore della Cremonese Giacchetta ha chiamato il mio procuratore dicendo che c’era l’opportunità di tornare alla Cremonese e lì si è un po’ fermato tutto. Qualcuno a Genova mi stava facendo pure pesare questo passaggio, ma era l’opportunità più concreta e dovevo prenderla, nel momento in cui il Genoa mi aveva detto che non voleva che restassi. Poi è arrivata la Cremonese, mi piaceva di più la squadra, la società, il centro sportivo e ho preferito, anche perché c’ero già stato 3 anni. Volevo tornare“
“In passato ci ho pensato, quando la Cremo era in B, ‘Mah, se un giorno mi dovesse chiamare perché no? Mi sono sempre trovato bene’. Quando c’è stato l’opportunità sono stato ben contento di tornare“