Cremonese, Stroppa: “Ho capito subito che questa era la mia squadra. Coda è la foto di questo gruppo”
Stroppa spinge la Cremonese sempre più in alto
La Cremonese sta ufficialmente tornando, la Serie B è già stata avvisata. Pochi dubbi, i grigiorossi stanno risorgendo dalle proprie ceneri dopo un avvio di stagione clamorosamente sotto tono. Poi l’arrivo di Stroppa, che ha inciso tanto sulla testa di una squadra che adesso si siede al quarto posto in Serie B, e nel mirino ha ovviamente la promozione in Serie A. Proprio Stroppa è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport, e ha raccontato i suoi primi mesi sulla panchina della Cremo.
Ecco le parole di Stroppa:
“Sono cresciuto col mito della Cremonese, l’ho affrontata con piacere tante volte. Poi negli ultimi anni, con questa proprietà, è diventata una piazza ambita. Non potrei farne a meno. E alla mia richiesta la squadra ha risposto benissimo, perché senza i giocatori le idee non contano. Oggi il calcio è totale, la richiesta deve essere in quel senso. Ogni giocatore deve saper fare tutto, anche se ha caratteristiche spiccate per giocare in una certa posizione. Il risultato senza prestazione non esiste. E anche chi va alla ricerca del puro risultato comunque necessita di una prestazione. Quando si subentra, si studia la squadra e si cerca l’abito adatto. Questa ha avuto bisogno solo di qualche aggiustamento:l’aspetto fisico, perché la B lo richiede, e quello tattico, perché va interpretata un’idea.Per farlo servono giocatori intelligenti, oltre che forti. Qui ci sono, ho capito subito che era la mia squadra. Giacchetta ha lavorato bene. Io ho portato sensibilità, entusiasmo e positività del lavoro. Bisogna farsi conoscere. Ho cambiato poco formazione nelle prime tre partite in 10 giorni. Un segnale forte. La squadra è cresciuta e la sosta successiva mi è servita per valutare meglio tutti. Da allora ho fatto scelte senza guardare in faccia a nessuno e oggi li vedo tutti coinvolti. Coda? L’avevo cercato annifa al Südtirol, ma lui preferì il Siracusa. Ne abbiamo scherzato. Per i numeri che ha potrebbe essere una primadonna, invece è disponibile e generoso, si sacrifica per gli altri. E’ la foto di questa squadra. Siamo all’inizio di un percorso e sono soddisfatto. Ma possiamo migliorare tanto. Non bisogna essere in alto adesso, ma alla fine. La B è questa.Il Parma è fortissimo ma non so se avrà la forza di scappare come Benevento e Frosinone. Non mi sorprenderei se si buttasse dentro qualcun altro”.