Spezia, il sindaco: “I tifosi vedono una proprietà poco presente. Crisi? La retrocessione ha pesato”
Le parole del primo cittadino di La Spezia
Il Sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva per fare il punto della situazione in merito allo Spezia Calcio. Focus sul malcontento dei tifosi e sui recenti atti intimidatori verso la società ed alcuni tesserati:
Ecco le parole del primo cittadino, raccolte da calciospezia.it:
INTIMIDAZIONI – “E’ chiaro che c’è l’amarezza della retrocessione e le decisioni che la società ha preso hanno portato ad ulteriori risultati negativi che la piazza ha sopportato fino ad un certo punto. Sono iniziate proteste anche forti e qualcuno probabilmente, nonostante il cambio dell’allenatore, non ha condiviso che non sia stata cambiata anche la direzione sportiva”.
GOLIARDATE – “Sono stupidaggini, nessun fenomeno strano dietro. Si tratta di goliardate di ragazzi che hanno sbagliato, però sono episodi che non vanno drammatizzati troppo”.
D’ANGELO E LE SCELTE SBAGLIATE – “Ora è arrivato D’Angelo che è un allenatore che può fare bene ed i giocatori ci sono. Sono state fatte però delle scelte sbagliate. Non si possono avere oltre 20 Milioni di monte ingaggi in Serie B, questo ha creato aspettative poi smentite dai risultati”.
MALCONTENTO DEI TIFOSI VERO I PLATEK – “I tifosi vedono una proprietà lontana e poco presente e questo in una piazza passionale come La Spezia ha creato frustrazione. Bisogna ricordarsi comunque che si parla di sport e bisogna rimanere educati e civili. La proprietà comunque mette i soldi ed i tifosi non possono pensare di decidere come li deve spendere. La proprietà è la prima ad essere amareggiata perché ha investito ed i risultati non stanno arrivando”.
LA RETROCESSIONE – “Avevamo otto punti sulle inseguitrici e la scelta di mandare via Gotti è stata una follia. E’ stato sbagliato sostituirlo con Semplici, poi pare che il Direttore Sportivo incidesse anche sulle scelte tecniche. Bisognava avere l’umiltà di richiamare Gotti. Lo spareggio è stato giocato in modo indecente. Si pensava anche ad un cambio della direzione tecnica invece ha pagato solo l’allenatore. Ora tutti sperano che D’Angelo abbia l’autonomia e le capacità per fare bene. I tifosi, con cui parlo spesso, vogliono una squadra che dia tutto”.
LA PAURA DEI TIFOSI – “La proprietà ha fatto investimenti importanti. Uscire da una situazione così non è semplice. I tifosi più irrazionali sperano lascino ma non è così facile, ci sono milioni da tirar fuori. Non c’è da scherzare con queste cose. La proprietà dovrà decidere se continuare a investire o lasciare. A creare spavento nei supporters è quanto fatto dai Platek in Danimarca dove loro hanno abbandonato una società che avevano ed una cosa simile sta succedendo anche in Portogallo. Non essendo presenti sul territorio dialogo e comunicazione diventano difficili. Dovrebbero parlare di più con i tifosi che li hanno accolti come Re. Da fastidio il modo in cui lo Spezia è retrocesso e come è ripartito”.