ESCLUSIVA PSB – Reggiana, Pieragnolo: “Siamo una squadra fantastica. Nesta? Incredibilmente umile”
Il terzino in esclusiva ai nostri microfoni
Nota lieta di quest’inizio di stagione della Reggiana, e ventata di talento dalla quale è sempre piacevole farsi inebriare e attraversare lo spirito, Edoardo Pieragnolo è uno stantuffo che Alessandro Nesta sta convintamente utilizzando, cucendogli addosso un tailleur tattico che l’ha reso sin dalle prime uscite un elemento imprescindibile per la manovra della Regina. Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, il terzino sinistro classe 2003 ha manifestato tutta la propria soddisfazione, mescolata al desiderio di ascendere sempre di più.
La stagione della Reggiana viaggia finora su un equilibrio certamente sottile, data la fase in cui ci troviamo, ma che era probabilmente nei vostri desideri, dato che siete assolutamente nel mezzo tra playoff e playout. Come valuti questa prima parte di percorso?
“In maniera sicuramente positiva. Siamo partiti con le idee chiare: il nostro obiettivo è la salvezza. Lavoriamo ogni giorno per raggiungere quanto detto per poi, magari, poter battagliare per zone più alte di classifica. L’annata è cominciata molto bene, non possiamo che essere contenti”.
La vostra è una squadra che dà la sensazione di aver assorbito sia i dettami dell’allenatore che, al contempo, la prontezza mentale che richiede la Serie B. In sintesi: cercate di essere tanto operai quanto esteti. Una Regia, dunque, camaleontica.
“Durante la settimana lavoriamo tanto su ogni fase del gioco: offensiva, difensiva, danto tanta importanza alla costruzione della manovra. La squadra è unita, abbiamo uno staff molto professionale e alacre, siamo tutti dediti al lavoro, questa è una realtà fantastica con un grande gruppo. Il nostro organico è contraddistinto dalla presenza di calciatori importanti, che hanno fatto una bellissima carriera e sono pronti a mettersi costantemente in gioco. Tutto ciò si nota anche nella preparazione tattica, per tornare alla domanda: è dall’inizio della stagione che abbiamo questo approccio”.
I dati (fonte fbref.com) sottolineano la tua grande partecipazione offensiva alla manovra della Reggiana: sei al secondo posto per Progressive Carries (le progressioni palla al piede nella metà campo avversaria di almeno cinque metri, ndr), quarto per tiri in porta, secondo per percentuale di tiri che terminano nello specchio, terzo per Expected Assists, primo per cross. Il tuo coinvolgimento è notevole: avverti dunque anche questi compiti, in una squadra che segna poco e che ha dunque bisogno di fidarsi e affidarsi ai propri perni tattici?
“Perno tattico è una grossa espressione. Ritengo che il mister metta nella condizione ognuno di noi di rendere al meglio delle nostre possibilità, perché a mio avviso è molto bravo a combinare le nostre caratteristiche individuali con le sue idee. Il suo sistema di gioco mi porta a stare tanto alto, quasi in linea con gli attaccanti, dunque per me è più facile arrivare al cross o al tiro, questo è indubbio”.
Ciò che sta piacevolmente guidando l’osservazione delle tue partite è che tu sembri aver totalmente fatto tue le richieste tecniche, tattiche e atletiche della cadetteria, dato che – così come avveniva nella talentuosa Primavera del Sassuolo di Emiliano Bigica di cui hai fatto parte – incidi e sei presente in ambedue le fasi. È stato naturale per te questo salto, e di conseguenza l’adattamento alla categoria, oppure hai fatto un lavoro specifico?
“Devo dire che l’anno in più di Primavera, che non ho visto come bocciatura pur avendolo vissuto da fuoriquota, mi ha fatto crescere notevolmente. Colgo a tal proposito l’occasione per ringraziare il responsabile del settore giovanile Palmieri per avermi dato questa possibilità. Menziono anche mister Bigica, che mi ha sempre fornito i consigli giusti. I miei meriti, dunque, vanno condivisi con loro. Per quanto concerne il salto di cadetteria, posso affermare che sto giocando come sempre, con serenità e tanta voglia di crescere, così da poter costruire una carriera che, mi auguro, sarà proficua”.
Com’è mister Nesta nel quotidiano?
“A livello umano penso che sia una delle persone più umili che io abbia mai incontrato nel calcio. Questo gli fa davvero onore, data la sua incredibile carriera. Secondo me propone un buon calcio, con idee certamente valide, non posso che spendere bellissime parole su di lui”.