Venezia, parla Jajalo: “Sono guarito. Secondo posto? Non siamo una sorpresa. Bari squadra forte”
L'infortunio è ormai alle spalle
Arrivato in punta dei piedi a gennaio 2023, Mato Jajalo ha impiegato poche partite per prendere le redini del centrocampo del Venezia; ma proprio nel suo momento migliore, per il centrocampista bosniaco arriva la tegola: rottura del legamento crociato, il secondo nel giro di tre anni. Otto mesi dopo l’infortunio, l’ex giocatore di Udinese e Palermo ha parlato così in conferenza stampa:
“Sto bene, sono ormai guarito e la settimana scorsa ho lavorato bene come tutta la squadra, siamo andati forte e siamo contenti di come sia andata l’amichevole, per me sono stati i primi minuti post infortunio e sono contento“.
Sulla sosta: “Abbiamo spinto, lavorando tanto sull’aspetto fisico, è importante sia per la squadra che per me per vedere a che punto sono“.
“Mi manca tanto il campo, più grande sono più mi manca il calcio, ora sto bene e mi sto concentrando di più sugli allenamenti. Nella prima fase dovevo concentrarmi su di me e sullo stare bene, ora dobbiamo concentrarci sulle partite“.
Sul Bari: “Il Bari è una squadra forte, con tanti giocatori d’esperienza, forti, ambiente, piazza, è un bell’avversario. Noi però ci concentriamo solo su di noi, dobbiamo pensare a noi non gli altri come fatto fino ad ora“.
“Negli ultimi tre anni ho fatto due crociati, non è stato per niente facile, ma ho la mentalità di non mollare mai. Neanche per un millisecondo ho avuto altre idee. È un infortunio sul quale non puoi neanche prevenire, non posso neanche puntare il dito su di me per aver fatto qualcosa, sono purtroppo cose che capitano. Io però ho ancora tanta voglia di giocare e infortuni a parte mi sento ancora fisicamente bene“
Su Busio e Tessmann: “Quando sono arrivato sapevo cosa mi aspettasse e che giocatori c’erano a Venezia. Non ho mai avuto dubbi, mi fa piacere sentire che da quando sono arrivato sono cambiate le cose, ma non solo per me, c’è tanto lavoro qua, con persone con noi da mattina alla sera, non posso sapere cosa c’era prima, ma da quando sono arrivato ho visto sempre molta professionalità da tutti, si aspettava solo che la squadra partisse. Dopo il mio infortunio ricordo che c’erano due partite difficili con Bari e Frosinone che abbiamo perso, ma dopo di quelle penso che tanti giocatori si siano prese più responsabilità, prendendo la squadra in mano facendo quello che facevo io prima“.
“Quando torno a casa ho quattro bambini bellissimi e mia moglie che mi supportano sempre, questo è quello che mi spinge nella vita. Ci siamo spostati a Venezia e ci troviamo bene, siamo molto contenti qua“.
Sul secondo posto: “Io avevo le mie idee e i miei obiettivi quando sono arrivato, alla fine della stagione ve lo dirò (ride ndr). Come abbiamo chiuso abbiamo ricominciato, secondo me non siamo una sorpresa, ma l’anno scorso sul divano le partite me le sono godute, penso nessuno credesse che il Venezia sarebbe potuto arrivare ai playoff. Questo è il passato però, ora dobbiamo guardare in avanti“.
A riportare queste dichiarazioni è Tuttoveneziasport.