Lecco, Crociata: “Ho ritrovato la gioia di giocare a calcio. Squadra forte e piazza calda, qui si lavora bene”
Il centrocampista dei manzoniani analizza il suo percorso
Giovanni Crociata, centrocampista del Lecco, è intervenuto ai microfoni di Gianlucadimarzio.com ripercorrendo la sua carriera tra ricordi e momenti di difficoltà. Di seguito le dichiarazioni del classe ’97:
I MOMENTI DI DIFFICOLTA’ – “Tra Empoli e Spal ho vissuto momenti di difficoltà. Pensavo a recuperare solo fisicamente, senza comprendere che ero a pezzi di testa. Per molto tempo sono stato ‘piccolo’, come se rifiutassi di affrontare il discorso legato alla salute mentale. Tornavo a casa ed ero triste, non stavo bene. Tutto sembrava andare male. Cosa sto facendo? Perché tutto va male? Affronto le cose in maniera diversa. E una volta che stai bene, in campo è un’altra storia. Adesso in campo sono sereno, senza paure e ansie. Ho ritrovato la gioia di giocare a calcio”.
LE ORIGINI E IL GRANDE SALTO – “La mia famiglia abita in campagna vicino a Palermo. Abbiamo uno spiazzo con tre ingressi al magazzino di mio padre. Erano le mie porte. Pensavo sempre al calcio. Mi volevano anche Inter, Juve e Palermo. Venne in Sicilia un dirigente bianconero per convincermi. Milan? Mi hanno seguito tanto, sentivo la loro vicinanza”.
CITTADELLA – “Il ds Marchetti mi fece sentire importante dopo tanto tempo. Col Südtirol ho avuto paura per il mio futuro, non vedevo prospettive. La chiamata del Cittadella ha rappresentato una nuova speranza.
LECCO – “Un ambiente familiare, squadra forte, piazza calda: qui si lavora bene. Gol decisivo col Palermo? La mia prima volta al Barbera. In tribuna ci saranno state 40 persone tra parenti e amici. Non ero mai riuscito a giocarci”.