ESCLUSIVA PSB – Catanzaro, Biasci: “L’obiettivo è la salvezza, poi vedremo. Impatto buono con la B: grazie a Mister e piazza”
Intervista esclusiva a Tommaso Biasci
Già autore di 4 gol e protagonista assoluto del Catanzaro versione big disegnato da Vincenzo Vivarini, per Tommaso Biasci un impatto con la Serie B incredibile. Il bomber, approdato in cadetteria per la prima volta, sta confermando quanto di buono aveva fatto vedere ormai da diverse stagioni in Serie C ed il suo rendimento ne è la prova.
Oltre ai 4 gol in 14 apparizioni, per Biasci tante ottime prestazioni e tanto affiatamento con il partner d’attacco Iemmello per una delle coppie più temibili del campionato. Biasci è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni: di seguito l’intervista completa.
A Catanzaro, tra lo scorso anno e questo, stai affrontando la parte migliore della tua carriera: in estate il palcoscenico della Serie B dopo tanti anni di C fatti bene ti metteva timore o carica?
“In Serie C era da 4-5 anni che andavo vicino alla Serie B. A Padova avevo perso campionato a pari punti e finale playoff ai rigori; l’anno prima persi la semifinale col Catanzaro mentre a Carpi ai quarti. La voglia di misurarmi con la Serie B era tanta e quest’anno ero più carico che mai. Non ho avuto paura perché ci sono arrivato al momento giusto, con la maturità giusta ma soprattutto nel contesto e nella squadra giusta: ero convinto di fare bene”.
Per chi ha fatto bene in Serie C: cosa cambia in Serie B?
“Gli ultimi anni li avevo giocati in squadre che partivano coi favori del pronostico e dunque le avversarie giocavano molto chiuse e gli spazi non c’erano ed i difensori ovviamente erano meno livellati rispetto a quelli di Serie B. In cadetteria sto notando che tutte le squadre si giocano la partita e per un attaccante in certi frangenti è più facile perché ci sono più spazi ma per un altro verso è difficile perché il livello dei difensori e dei portieri è molto più alto. Come squadre, invece, è complesso affrontarne una che mette 10 difensori”.
Quale squadra ti ha impressionato di più?
“Sicuramente il Parma per qualità individuali e forza fisica ed il campionato che stanno facendo lo sta dimostrando. Poi mi son piaciute anche Venezia e Como”.
Dopo aver annientato tutti i record in Serie C, la società ha confermato il blocco e l’inizio di stagione è sicuramente sorprendente. La sorpresa c’è anche per voi o sapevate che i margini per fare qualcosa di buono li avevate già captati?
“Diciamo che già dall’anno scorso avevamo l’idea che vincendo il campionato di Serie C saremmo stati in grado di giocarci anche le partite in B. I dubbi erano tanti perché qualcuno aveva esperienza nel campionato ma altri come me siamo esordienti. Già l’anno scorso quando stavamo dominando il campionato in spogliatoio si parlava che secondo noi con qualche ritocco si poteva fare bene ed al momento è proprio così”.
Quali sono gli obiettivi ed i sogni di Tommaso Biasci?
“Sin da quando ho iniziato a giocare a calcio professionistico il mio sogno è sempre stato quello di andare il più in alto possibile. Quest’anno tocco la Serie B per la prima volta in un contesto ideale: tutto il lavoro individuale che sto facendo bene parte dall’ambiente perfetto che c’è a Catanzaro, dal Mister alla società sino ai tifosi. A livello individuale spero di fare più gol possibili e che ovviamente questi gol possano portare punti importanti come sta accadendo. Come squadra non ci poniamo né obiettivi né limiti: abbiamo nel mirino la salvezza e se dovesse arrivare altro di più sarà tutto di guadagnato”.
Che persona è Tommaso Biasci fuori dal campo?
“Ho come hobby la musica ma soprattutto viaggiare. Purtroppo possiamo viaggiare solo a maggio o giugno ma appena capita una pausa di qualche giorno cerco sempre di viaggiare. Mi piace conoscere le persone, le culture e le etnie diverse. In estate sono stato a Bali in Indonesia e per la prossima estate già stiamo parlando di qualcos’altro. Voglio capire e conoscere il mondo fuori dal nostro che sembra una bolla: voglio conoscere più persone possibile. L’altro hobby che ho è quello delle sneaker, sono malato delle scarpe”.