Di Nunno vs Foschi, Stirpe critica la cadetteria, Corini nega problemi di spogliatoio: le news del giovedì di Serie B
I fatti di giornata
La Serie B è, numeri e spettacolo alla mano, probabilmente il campionato più difficile e complesso d’Europa. Ormai da anni la cadetteria vede le squadre partecipanti darsi battaglia sino alla fine con le diverse classifiche che tendono ad essere incerte sino alla chiusura della stagione regolare così come accaduto in questo campionato conclusosi. Oltre ai fatti di campo, però, la Serie B si contraddistingue anche per quelli che accadono al di fuori del rettangolo verde. Aneddoti, polemiche, statistiche, dichiarazioni e tutto ciò che un campionato così ricco può offrire. Di seguito, dunque, le news di Serie B più rilevanti di giornata.
Serie B, le news di giornata
Di Nunno vs Foschi
Il presidente del Lecco, Paolo Di Nunno, ai microfoni di Tuttomercatoweb.com, ha parlato della gara contro il Bari, dell’esonero di Foschi e del mercato.
Ecco le sue parole
Origini pugliesi ma… – “È come tutte le altre partite, ogni gara ha una storia a sé. Cerchiamo di batterle tutte. Sono pugliese ma non è per questo che mi interessa battere Bari. Magari lo battiamo lo stesso, ma non importa che sono pugliese”.
Il motivo dell’esonero di Foschi – “Abbiamo mandato via l’allenatore che si era montato la testa fin sopra i capelli. Così ho deciso che dovevo mandarlo a casa. Era fuori di testa. Aveva vinto i playoff e pensava che la B fosse uguale alla C. Poi non andava più d’accordo con il nostro secondo allenatore che vedevo che sapeva lavorare bene. Così ho dato la squadra in mano alla coppia Malgrati-Bonazzoli e siamo contenti”.
Sulle mosse di mercato – “Il nostro direttore sportivo Fracchiolla deve dare una mano ai miei figli, Cristian e Gino. Andremo a pescare qualcosa di buono. Ma ne devo mandare via dieci, per prenderne tre. Cercheremo di fare il massimo. Magari ne diamo via, alla fine, cinque o sei…”
La promessa e il futuro – “Se non porto a casa la salvezza mi impicco ( sorride, ndr). Poi valuteremo il futuro. Magari un giorno venderò, ma non ad americani, a gente come me”.
Stirpe critica la cadetteria
Il presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe, ai microfoni di TMW Radio, ha parlato su come la B prenda in carico maggiormente i difetti della A, soprattutto in ottica allenatore e non solo.
Ecco le sue parole:
“La Serie B sta prendendo più i difetti che i pregi della Serie A. Sembra che ogni volta che venga meno l’obiettivo della promozione tutto si delinei come un fallimento totale. Si fanno passi più lunghi della gamba e assistiamo non solo a squadre che sperperano e non vanno in Serie A, ma anche a dei default economico-finanziari. Serve la dimensione della vittoria e quella della sconfitta. Perdere è una cosa, fallire è un’altra”.
Corini nega problemi di spogliatoio
Alla vigilia dell’anticipo del 15° turno di Serie B contro il Catanzaro l’allenatore del Palermo Eugenio Corini ha parlato in conferenza stampa.
Ecco le dichiarazioni, raccolte da Stadionews:
“Dobbiamo dare continuità al pareggio di Terni. Abbiamo fatto un buon primo tempo e un secondo tempo normale, cosa che non basta. C’è stata la reazione non su tutta la partita. Chi verrà allo stadio vedrà una squadra che lotta. Mancano cinque giocatori importanti, ci sono meno soluzioni, avere una panchina di un certo tipo aiuta. I cali nel secondo tempo dipendono anche al fatto di non esserci allenati tutti insieme.
La partita con il Lecco non è andata come volevamo e ha lasciato qualche strascico. È una situazione particolare, non si può pensare che le cose arrivino da sole. È stato un calo complessivo dovuto a diverse situazione, non ci possiamo permettere una virgola in meno. Nel primo tempo di Terni ho visto le giuste energie nervose, purtroppo abbiamo pagato nel secondo tempo.
Lucioni ha avuto la febbre e ha fatto solo la rifinitura. Infortuni? La situazione sta migliorando, noi stiamo facendo riflessione. È stato un momento delicato. C’è grande confronto e voglia di capire, c’è anche la componente dell’indefinito e può capitare qualche infortunio. Mi dà fastidio non poter disporre di tutta l’organico a disposizione, siamo stati la squadra che negli ultimi 15 minuti faceva più gol e così abbiamo vinto tante partite. Ora dobbiamo recuperare tutti. Di Francesco avrà un taglio di partita corto.
Se non avessi la lucidità e l’impressione di avere un gruppo coeso non sarei qui a parlare in una certa maniera. Subiamo critiche ma possiamo reagire. Tante volte si è abituati al cambio d’allenatore, questa invece è una rivoluzione culturale. Qualcosa sta cambiando, sento l’appoggio della società e dei giocatori. Il tifoso vuole vedere vincere la squadra, la delusione può diventare gioia, penso all’atmosfera straordinaria con lo Spezia. Manca fantasia? Sono mancati Di Francesco e Insigne che possono darti qualcosa in più. Mateju a Terni ha sbagliato un retropassaggio ma fa parte del calcio, ci sono tante partite nella partita. La squadra ha reagito facendo un primo tempo importante con la Ternana. Bisogna perseverare e gestire le situazioni.
In questo momento non va bene niente, devi accettare che da gran parte della tifoseria c’è un sentimento di delusione. Per me la reazione a Terni c’è stata ma non è stata portata avanti nella lunghezza della partita. È stato fatto un lavoro importante nella pausa e sono sicuro che produrrà degli effetti. Noi ci prepariamo a fare prestazione e risultato col Catanzaro. L’atteggiamento della squadra può trascinare il pubblico. Noi dobbiamo essere consapevoli che possono arrivare dei fischi. Col Cittadella abbiamo imparato cosa non fare quando i tifosi non sono contenti. Il percorso del Catanzaro parte da lontano, l’anno scorso hanno fatto un grande campionato e si portano dietro l’entusiasmo in Serie B. La squadra gioca con leggerezza e entusiasmo, giocano bene e hanno qualità. Troveremo un avversario tosto.
La sconfitta con il Lecco ha lasciato delle scorie ma per me la squadra aveva reagito bene col Brescia. Il pari a Terni non era quello che sognavamo ma ora dobbiamo consolidare gli aspetti positivi. Abbiamo una base buona su cui costruire. Ci metto la mano sul fuoco, abbiamo fatto un percorso che parte dall’anno scorso, i momenti di difficoltà ci sono e bisogna affrontarli da uomini. Il confronto è sempre stato costruttivo. La squadra è connessa, tutti siamo ‘dentro’ e ci sentiamo la responsabilità.
Problemi nello spogliatoio? Sono minchiate. Problemi a Torretta? Siamo pronti a tutto, allenarsi al “Barbera” non cambia niente. La cosa fondamentale è che non si sia fatto male nessuno. In questo momento vale tutto: i terreni di Torretta saranno belli quando saranno assestati. È normale che ci sia un adattamento al campo. Saremmo stati felici di continuare a Torretta, al “Barbera” il prato è buono e abbiamo tutte le strutture. Capitano queste oscillazioni di prestazione. Da allenatore ho sempre messo un ‘tappo’ alle sconfitte, non sono mai state tante.”