ESCLUSIVA PSB – Sandro Tovalieri: “Bari? Presi giovani bravi ma meno esperti di quelli andati via. Su Sampdoria e Reggiana…”
Le parole ai nostri microfoni di Tovalieri
Un passato importante, fatto di tante tappe diverse tra cui Bari, Sampdoria, Reggiana e Ternana, quello di Sandro Tovalieri. Approfittando dei suoi trascorsi, la nostra redazione l’ha sentito in esclusiva. Di seguito l’intervista completa.
Partiamo dal Bari. Il momento in casa biancorossa è complicato e lo 0-3 interno contro il Venezia ha fatto espolodere la contestazione ai danni della proprietà. A suo avviso qual è stato l’errore principale? L’esonero di Mignani o un mercato non all’altezza?
«Sicuramente col campionato che ha fatto l’anno scorso ci si aspettavano dei miglioramenti. La squadra non sta facendo malissimo, purtroppo ha accumulato tanti pareggi e questi in Serie B complicano il cammino. L’ultima sconfitta ha portato tanti malumori, vista anche la frenata precedente contro la Feralpisalò. Il dubbio è che rispetto all’anno scorso si siano persi dei giocatori importanti: il progetto è cambiato leggermente e sono stati presi giovani bravi ma con meno esperienza rispetto a quelli partiti.
Bari è una piazza molto particolare, esigente in quanto calorosa, porta sempre tanta gente allo stadio e dopo aver fallito la Serie A a 120 secondi dalla fine, tutti si aspettavano che potesse essere protagonista anche quest’anno. Comunque il campionato di B è lungo e abbastanza strano, lo dimostra il fatto che con 3 vittorie di seguito ti trovi nelle prime posizioni e con altrettante sconfitte ti trovi nei bassifondi».
In ripresa, invece, la Sampdoria con 3 vittorie consecutive. L’8° posto dista solo 6 punti: i blucerchiati possono aspirare ai play-off o sarà un campionato di assestamento?
«Assestamento non credo. Sono partiti male ma dopo tantissimi anni di Serie A, approcciare in B non è facile, visto anche il cambio societario. Adesso si sono ripresi, hanno un organico importante, sicuramente per la promozione diretta è molto difficile perché le prime stanno andando a gonfie vele, ma a fine campionato la ritroveremo tra le protagoniste per accedere alla A tramite play-off».
Del suo passato fa parte anche la Reggiana, guidata da un altro campione del mondo come Pirlo, ovvero Sandro Nesta. Archiviato il pari con l’Ascoli, la prossima li mette di fronte il Modena per un altro derby emiliano. Che gara si aspetta? Come giudica il lavoro del tecnico?
«Sta facendo un buon lavoro, la squadra mi ha fatto una buona impressione, nonostante le ultime prestazioni meno brillanti, ha disputato ottime partite. I derby sono gare a sè molto sentite dalle tifoserie, quindi mi aspetto un incontro difficile per entrambe: la Reggiana sia in casa che fuori offre un gioco propositivo, gioca sempre per vincere, non è una squadra che si difende. Io auguro al club e a Sandro di fare un buonissimo campionato».
Penultima in classifica e con lo spettro retrocessione sulla testa, la Ternana, reduce dal pari col Palermo. Analizzando l’avvio nefasto delle Fere che già hanno cambiato allenatore, quanto hanno inciso in negativo gli addii di Palumbo e Partipilo in estate?
«La Ternana ha perso dei giocatori fondamentali poi ha influito tanto anche la situazione societaria. Lucarelli nel corso degli anni ha fatto bene, ma col cambio di guida tecnica mi sembra ci sia stata una buona risposta: prima del pari col Palermo, hanno pareggiato in casa dello Spezia dove erano avanti per 2-1 a pochi minuti dalla fine. Quindi sono in ripresa, quando stai sotto devi dare continuità di risultati, altrimenti il distacco diventa ampio. Terni è una piazza importante e vederla nei bassifondi della classifica non è piacevole».