5 Dicembre 2023

Sampdoria, l’ex Bazzani: “In serie B non si può abbassare l’agonismo. Dopo Brescia serve una risposta di squadra con il Lecco”

L'ex attaccante ha parlato della stagione dei blucerchiati

L’ex Fabio Bazzani è stato intervistato da Sampdorianews.net e ha parlato della situazione attuale della Sampdoria. La squadra di Andrea Pirlo arrivava da 3 vittorie consecutive, ma domenica con il Brescia è di nuovo caduta. Ora i blucerchiati sono quattordicesimi con 16 punti, a parimerito con Reggiana e Lecco, entrambe dietro per la differenza reti.

Di seguito le parole di Bazzani“Le sensazioni erano quelle di una fiducia ritrovata e che il gruppo avesse trovato l’equilibrio delle prestazioni. I risultati, si sa, danno autostima e rafforzano lo stato d’animo. Sembrava un punto di svolta, ma poi è arrivato questo passo falso contro il Brescia, inaspettato per come è avvenuto nell’approccio alla gara e nella mancanza di intensità: in serie B non si può abbassare l’agonismo”.

Sulla partita con il Brescia: “La Sampdoria non ha attaccato la spina. I fattori che ho citato prima sono chiaramente aspetti mentali: tra Brescia e Sampdoria non ci sono tre goal di differenza in un tempo. Nel calcio, però, capita di “non scendere in campo mentalmente”. 

Sull’assenza di Fabio Borini: Borini è pesantissimo per personalità, leadership nello spogliatoio. Goal ne ha fatti, anch’essi molto pesanti. È un giocatore infatti dal peso specifico importante anche come “uomo dell’allenatore”. Senza di lui ovviamente perdi in personalità, ma la Sampdoria deve essere pericolosa aldilà del singolo”.

Sulla partita con il Lecco, in cui mancheranno Depaoli, squalificato, e Vieira, infortunato: “Le assenze sono importanti, ma in serie B la differenza deve farla il gruppo. Dopo Brescia serve infatti una risposta di squadra: chi va in campo deve cercare di tornare al sorriso di prima della sfida con le “rondinelle” “.

Su Pedrola, vicino al rientro: “La collocazione alle spalle della punta è la zona dove Pedrola è più pericoloso, essendo un giocatore tecnico e ottimo in fase di rifinitura. Ovviamente la speranza è che sia in grado di dare continuità alle sue espressioni di talento”.

Sul possibile acquisto di un attaccante a gennaio: “La serie B è fortemente dipendente da questo: chi ha un grande centravanti va in alto, e lo vediamo anche nelle squadre che quest’anno stanno facendo bene. Al netto delle situazioni economiche e societarie, che non conosco, quella di una punta di rilievo sarebbe un upgrade da provare: gli interpreti decisivi fanno la differenza”.