Sampdoria, i tifosi non ci stanno: proteste contro il divieto di trasferta imposto ai sostenitori del Lecco
La nota ufficiale
Attraverso un comunicato i tifosi della Gradinata Sud della Sampdoria hanno protestato contro la decisione dell’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive, la quale esclude i sostenitori del Lecco sprovvisti di tessera del Tifoso per il match del Ferraris. Di seguito la nota ufficiale:
“Sampdoria Lecco vietata ai tifosi ospiti sprovvisti di Tessera del Tifoso. Questa è la decisione dell’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive. Qualcuno, magari più giovane, chiede timidamente “abbiamo mai giocato con il Lecco?”. Si, l’ultima volta che Sampdoria e Lecco si sono affrontate era il lontano 1972, oltre mezzo secolo fa. La domanda successiva, che viene spontanea a questo punto, è: c’è rivalità fra le nostre tifoserie? La risposta è semplicissima: no. Nessuna rivalità, assolutamente niente da segnalare, nessun precedente sui libri, lo zero totale. Eppure la partita è vietata ai tifosi lecchesi, specificatamente a quelli che non avevano e non hanno tutt’ora deciso di prendere parte alla pagliacciata nazionale della tessera del tifoso. Siamo tutti colpiti da questa stupida decisione. Lo stadio Ferraris e la partita stessa verranno privati della presenza dei tiftosi ospiti.
Forse a qualcuno può sembrare strano, ma noi siamo i primi a voler avere sempre presente la tifoseria della squadra avversaria. Noi vogliamo che quel settore sia pieno. Fa parte del “gioco”, del confronto, che non è solo in campo ma è anche sugli spalti. Sono quindi colpite entrambe le tifoserie e lo stesso possiamo dire delle rispettive società perché siamo certi che biglietti venduti in più avrebbero fatto comodo alle casse dell’U.C. Sampdoria, mentre il Lecco Calcio 1912 crediamo sarebbe stato felice di avere i propri sostenitori al seguito. Parlando di società, ci sembrano evidentemente impotenti davanti a queste decisioni, nonostante siano anche loro rappresentate all’interno dell’Osservatorio….
Abbiamo appreso che qualche voce politica si è alzata, lamentandosi di questo divieto, ma sono ennesime voci isolate purtroppo, che farebbero più rumore fossero almeno una volta unite e veramente decise nel voler migliorare la gestione del calcio e degli stadi. Ripetiamo quanto già scritto in un nostro recente comunicato: l’Osservatorio e il CASMS non sono presentabili né ormai credibili. Vietare una trasferta è in primo luogo una loro disfatta. L’Osservatorio e il CASMS sono organizzazioni vecchie che andrebbero smantellate, lasciando spazio a un nuovo corso che permetta un deciso salto di qualità e di cambiamento delle “logiche”: i tifosi non sono carne da macello su cui esercitare impunemente abusi di potere, sono anzi una componente importante del calcio, per non dire la più fondamentale. I tifosi vanno rispettati e tenuti anche loro in vera considerazione. In altri paesi lo hanno già capito. Vediamo quanto tempo serve ancora a noi”.