Ascoli, Giannitti: “I risultati non sono all’altezza della piazza. Interverremo sul mercato”
Le sue dichiarazioni
Marco Giannitti, direttore sportivo dell’Ascoli, è intervenuto stamattina in conferenza stampa al Picco Village analizzando diversi temi d’attualità. Di seguito le sue parole riportate da picenotime.it:
“In genere parlo post mercato di Gennaio ma vista la situazione ho voluto incontrarvi prima. L’Ascoli ha fatto 13 punti e se il campionato finisse domani sarebbe retrocesso. Ci sono ancora però 66 punti a disposizione, attenzione quindi, non c’è ancora il morto né il moribondo. È normale che i risultati non siano all’altezza di questa piazza ma è obbligatorio mantenere la categoria per tanti aspetti. Amo ragionare in maniera più ampia, voglio creare qualcosa di importante e c’è tutto per fare bene, la società è ben improntata, il direttore sportivo qui può lavorare alla perfezione. Bisogna analizzare le sconfitte con i giusti step.
Sappiamo che la Serie B è dura ma c’è la consapevolezza di andare in guerra da qui in avanti, è bagarre totale. Occorre essere lucidi, concentrati ed anche spensierati. Nelle ultime 3 partite abbiamo cambiato tanto con i ragazzi che hanno recepito la giusta mentalità, manca però il risultato finale. I tifosi fanno tanti sacrifici per seguirci ed hanno tutto il diritto di esternare la propria disapprovazione. Mercoledì al Picchio Village ci hanno dimostrato amore, i ragazzi l’hanno capito e l’atteggiamento in campo con lo Spezia lo conferma. Partiamo dalla coesione del gruppo e dall’attaccamento alla maglia, dico ai miei ragazzi di continuare così.
Il mercato lo faremo, la società farà quello che dovrà fare, anzi vorrebbe che il mercato si aprisse a Dicembre anche se io il mio gruppo me lo tengo stretto. Interverremo per ciò che serve, ci saranno dei movimenti in entrata perché abbiamo evidenti criticità numeriche. Abbiamo le idee chiare su come intervenire nel contesto del mercato. Nel pacchetto arretrato abbiamo solo tre difensori puri, saremo attenti anche a centrocampo, poi vedremo l’evolversi di un mercato come quello di Gennaio di seconda fascia, qui i giocatori sono comunque entusiasti di venire, ho apprezzamenti da tanti calciatori ma ora dobbiamo pensare a queste tre gare delicate prima della fine del girone d’andata. Il patron Pulcinelli vuole fare qualcosa di importante sul mercato. Va inserita qualità ora visto che questa squadra è molto fisica. Cercherò di trovare giocatori funzionali.
Nestorovski rientrerà gradualmente in gruppo in settimana con tutte le cautele del caso. Falzerano sta per rientrare dopo l’ultima ecografia di controllo, Bellusci ha avuto un risentimento e va valutato, ha giocato con il dolore con lo Spezia. Caligara ne avrà fino a fine Gennaio, Bogdan andiamo per lunghe, Tavcar rientrerà a metà Gennaio. Sono sicuro che con il lavoro di tutti faremo capire ai tifosi che c’è un progetto serio a lungo termine.
Rinnovi dei contratti in scadenza? Non possiamo pensarci ora, dobbiamo essere tutti con la barra dritta, bisogna pensare al presente altrimenti non ci sarà un futuro. Attacco? Mendes sta facendo cose di rilievo e mi piace anche Rodriguez. Davanti abbiamo giocatori forti e l’infortunio di Nestorovski ha avuto il suo peso, ma non sono preoccupato per quanto riguarda la fase offensiva. Mi aspetto una crescita dei giovani più rapida, hanno tutto per fare i calciatori in Serie B, devono essere più decisi di testa ed atteggiamento. D’Uffizi, per dire, con lo Spezia ha dato qualcosa in più. Ascoli è una piazza importante ed a livello caratteriale va approcciata nel modo giusto. Vedo un gruppo che sta bene insieme e nessuno è venuto da me a lamentarsi o a chiedere di essere ceduto, bisogna capire il momento difficile sempre però lavorando con l’entusiasmo.
Espulsione con lo Spezia? Sono stato espulso perché mi sono alzato dalla panchina aggiuntiva e sono andato a vedere sull’iPad del team manager Mirko Evangelista se fosse rigore o meno su Rodriguez, solo questo. Massimo rispetto per gli arbitri ma non voglio aggiungere altro. La sconfitta con lo Spezia è dura da digerire. Anche sul rigore fischiato a loro, ad esempio, non credo che Di Tacchio avesse potuto tagliarsi il braccio”.