ESCLUSIVA PSB – Camorani: “D’Angelo lavora bene, lo Spezia si riprenderà. Ternana? Breda è una garanzia”
L'ex centrocampista ai nostri microfoni
Spezia e Ternana vedono nuovamente la luce in fondo al tunnel.
I liguri sono reduci dalla prima vittoria della nuova gestione targata Luca D’Angelo (1-2 sul campo dell’Ascoli) e dopo un periodo di vera crisi possono guardare al futuro con rinnovato entusiasmo. Ancor più importante è stato, invece, il contributo di mister Roberto Breda sulla panchina degli umbri. I rossoneri infatti, nelle prime quattro gare della sua gestione, hanno raccolto ben 8 punti ed ora sono soltanto tre le lunghezze che li separano dalla zona salvezza diretta.
Alfonso Camorani, ex centrocampista classe 1978, conosce bene entrambe le piazze avendo indossato, nel corso della sua carriera, sia l’una che l’altra maglia. Nell’intervista rilasciata ai nostri microfoni si è espresso sull’attuale Serie B e, in particolar modo, sul campionato fin qui condotto da Aquilotti e Fere. Di seguito l’intervista completa.
Partiamo dallo Spezia, si sarebbe aspettato una stagione così difficile?
“Premetto che sono molto legato allo Spezia ed all’ambiente spezzino visto che mio figlio è nato lì. Attualmente c’è una società forte e sana ma, sinceramente non mi sarei mai aspettato un campionato del genere. É chiaro che quando si retrocede dalla Serie A non è facile poi tornare subito in alto. Il campionato di Serie B è tra i più difficili al mondo e riserva sempre tante sorprese, in poche partite può cambiare tutto. Ovviamente nulla è ancora deciso, la stagione è lunga e, secondo me, fino alla Sampdoria se la possono giocare tutti quanti”.
Quali errori ha commesso, secondo lei, la società spezzina?
“Ritengo che il primo grande errore sia stato esonerare mister Gotti lo scorso anno in Serie A, per me è un grande allenatore. Capisco che a decidere siano sempre presidenti e direttori ma se prendi un tecnico, ed hai un progetto in mente con lui, devi metterlo nelle condizioni di poter lavorare con tranquillità, a prescindere dai risultati. Il secondo grande errore è stato quello di mandar via calciatori importanti come Nzola senza poi sostituirli adeguatamente”.
Qualche settimana fa la società ha optato per un nuovo cambio in panchina, da Massimiliano Alvini a Luca D’Angelo. Cosa ne pensa?
“Le colpe non possono essere sempre e solo dell’allenatore. Lo Spezia, secondo me, ha una signora squadra ed i punti che ha in classifica non rispecchiano la qualità della rosa. Purtroppo quando la stagione parte con il piede sbagliato poi si deve andare a rimediare, in un modo o nell’altro. Il campionato, però, è lungo e ci sono ancora tante partite da giocare. Mister D’Angelo, che io ho avuto la fortuna di conoscere a Caserta, sa far bene il suo lavoro, ci mette amore e passione e già con il Pisa ha ottenuto ottimi risultati”.
Di cosa avrebbe bisogno lo Spezia nel prossimo mercato di gennaio?
“Il mister sa bene dove e come intervenire. Però, ripeto, non è tutto da buttare; ci sono tanti calciatori importanti ed anche di prospettiva come, ad esempio, Kouda”.
In B c’è un’altra realtà che lei conosce bene, la Ternana. I rossoverdi, proprio come lo Spezia, si trovano nelle zone basse della classifica. L’obiettivo salvezza è raggiungibile?
“Mister Breda, che ho conosciuto ai tempi di Salerno, è una garanzia, sa come venire fuori da queste situazioni. Le diro di più, secondo me meriterebbe maggiore considerazione perché è un ottimo tecnico, tutte le volte in cui è subentrato ha fatto sempre bene e spero possa succedere la stessa cosa anche con la Ternana. Terni è una piazza importante e non merita questa posizione in classifica. Magari una mano arriverà anche dal mercato”.
Mister, Siena rappresenta una tappa importante della sua carriera, proprio con i bianconeri ha esordito in A. In quella squadra c’era anche un certo Michele Mignani, cosa si era rotto con il Bari?
“Anche in questo caso parliamo di un ottimo tecnico. A Bari ha fatto grandissime cose, promozione in B ed è arrivato ad un solo minuto dalla Serie A. Però, fossi stato al posto suo, sarei andato via già a giugno dopo la finale perché è difficile ripetere lo stesso tipo di campionato”.
Nei sei mesi a Treviso, invece, ha conosciuto William Viali. Cosa non è andato tra lui e l’Ascoli?
“William veniva da una grande salvezza con il Cosenza e secondo me non gli hanno dato abbastanza tempo. Avrebbe meritato maggiore fiducia, ma in Italia si tende sempre a cambiare in fretta. “
In chiusura le chiedo, qual è la squadra che più l’ha colpita di questa Serie B?
“Sicuramente il Catanzaro, Vivarini sta facendo un grande lavoro. I giallorossi giocano bene e da spettatore mi pace vedere questo tipo di calcio. Anche il Pisa di Aquilani è una squadra che mi fa divertire anche se, a differenza dei calabresi, i risultati sono ancora altalenanti. Menziono poi il Como che sta facendo davvero un grande campionato”.