Parma, Bernabé si racconta: “Sogno la Champions League. Serie A? Vanno curati alcuni aspetti”
Il numero 10 tra sogni e obiettivi
Se il Parma sta volando in Serie B lo deve anche alle giocate di Adriàn Bernabé, che, con il numero 10 sulle spalle, ha preso le chiavi del centrocampo della squadra di Pecchia. Non c’è molto da stupirsi, venendo dal Manchester City, la scuola è quella di Pep Guardiola, che nel corso degli anni ha formato generazioni di grandi centrocampisti.
Intervistato dalla Gazzetta di Parma, lo spagnolo classe 2001 ha parlato della sua esperienza fin qui con i ducali e della stagione in corso.
Queste le sue dichiarazioni riprese da forzaparma.it:
“Sin da quando sono arrivato mi sono sentito accolto molto bene, per me questa è una seconda casa: e la gente di Parma è incredibile, i tifosi mi vogliono molto bene, abbiamo un rapporto speciale. È una città tranquilla”
“Avevo fatto una bella partita a Cosenza due stagioni fa: è stata una partita importante per me quella, avevo segnato due gol penso belli, così almeno dicono, e mi era servita a mettermi in mostra un po’ di più. Ora ci torniamo e so che non sarà semplice: è uno stadio al Sud, difficile, con un ambiente caldo: l’anno scorso abbiamo perso lì, quindi è vero che ho la soddisfazione di quella partita di due anni fa ma ancora brucia la sconfitta del campionato scorso. Dobbiamo approfittare del momento della squadra per andare a vincere questa volta“.
“Siamo un grande gruppo, c’è molta stima tra di noi, dentro lo spogliatoio: ci aiutiamo tutti, in campo ognuno corre per l’altro e questo fa la differenza. Siamo tanti giocatori giovani e di qualità che hanno un grande futuro: ma alla fine in questo campionato conta e serve la mentalità giusta, perché la B è molto diversa da qualsiasi altro campionato, a compresa. Ce ne siamo accorti quando abbiamo giocato con squadre di serie A: è un calcio completamente diverso. Per essere promossi dobbiamo sicuramente migliorare alcuni aspetti: ad esempio tante partite le dominiamo ma non riusciamo a chiuderle e invece dovremmo. Siamo giovani, è normale, dobbiamo ancora migliorare: ma abbiamo voglia di farlo. E quest’anno abbiamo anche un grande sostegno da parte dei tifosi, che si sono stretti a noi“
“E’ capitato quest’anno che alcune partite non abbiamo giocato tanto bene ma abbiamo vinto. Prendi la partita con il Catanzaro: abbiamo vinto 5-0, ma immeritatamente. Loro i primi 20-25 minuti ci hanno messo sotto pressione e noi abbiamo fatto 5 gol tirando sei volte…: ce la teniamo, per carità, va bene così, siamo contenti, ma dopo abbiamo fatto altre partite, come quelle con il Modena e il Palermo, dove abbiamo creato tantissime occasioni non raccogliendo quello che meritavamo. Le partite che non giochiamo tanto bene dobbiamo essere pratici e quelle in cui creiamo tanto dobbiamo essere come dici tu un po’ più cinici. E’ vero anche che non possiamo fare tre gol o più in tutte le partite, ma stiamo segnando tanto quest’anno: le altre squadre però cominciano a studiarci“.
“Mi piacerebbe giocare una Champions League. E un mondiale con la mia nazionale. Sono cose che adesso vedo lontane, gioco ancora in B…: ma sono sogni che mi tengo stretti, voglio lottare per quelli“.