Cremonese, Stroppa: “Nome e classifica non contano, la Feralpi ha gente di livello. Cambio modulo? Non serve”
Massima attenzione
L’allenatore della Cremonese Giovanni Stroppa ha presentato in conferenza stampa il match contro la Feralpisalò.
Ecco le parole, raccolte da CuoreGrigiorosso:
“Giochiamo con lo stesso schieramento delle scorse gare, quindi sarà una partita fatta di tanti duelli. Oltre all’aspetto caratteriale, servirà voglia di vincerli tutti. A contare non è il nome o la classifica, ma il periodo nel quale si incrociano le varie squadre. Per come è composta la FeralpiSalò parliamo di giocatori di livello. I risultati dicono altro, ma tutte le partite devono essere disputate. C’è grande rispetto per una squadra che farà una partita molto importante. Se non metti in campo il carattere poi non combini niente, non esalti le tue qualità. Abbiamo parlato dell’importanza di saper fare la partita “più sporca”, anche stavolta conterà l’aspetto caratteriale.
Da allenatore cerco di fare il mio meglio, così come i ragazzi fanno. Domani non possiamo rilassarci, anzi dovremo dare continuità ad un percorso straordinario, che sembra non darci la possibilità di portare a casa quello che vorremmo. Bisogna affrontare questa partita al 200%, come fatto col Venezia. La Serie B è difficilissima, ormai da anni. 10-12 squadre possono ambire ad un risultato importante. Richiede una continuità incredibile, il pareggio di due giornate fa ci aveva già rimesso a distanza. Non bisogna mollare.
Tutti vogliamo sempre evitare di prendere gol. È importante per l’autostima della squadra. Quando sono arrivato si prendeva gol banalmente, bisogna sempre cercare di curare il particolare, che possa essere per segnare o per non subire occasioni. Al di là delle parate, Jungdal ha dimostrato maturità. Il fatto che non prenda gol è anche perché la squadra lavora bene. Come per Coda che riesce a segnare perché la squadra esalta le sue qualità. Siamo contenti di avere Andreas.
Bianchetti è un giocatore importante per la Cremonese e per la categoria. Ma il fulcro di tutto è il lavoro, non si può prescindere da esso, da un’idea che possa esaltare i calciatori, i quali a loro volta esaltino l’idea comune. Può sembrare scontato, ma il lavoro settimanale è fondamentale. Lochoshvili e Tuia saranno della partita. Aggiungo che affrontiamo una partita difficile sotto tutti i punti di vista. Il rischio più banale è quello di sottovalutare la classifica dell’avversario. Ci deve essere grande rispetto per il nostro avversario.
Cambio modulo? Non ne vedo la necessità. Questa squadra può anche cambiare, ha ciò che servirebbe, ma al momento mi sembra che abbia un’identità ben precisa e dei giocatori che possono permetterci di non doverlo fare. È già difficile avere un’identità forte tatticamente e tecnicamente, non me la sento di cambiare tanto per cambiare.
Zanimacchia si allena a pieno regime da una settimana ed è a disposizione. Peccato per quella botta che lo ha tenuto fermo contro il Venezia settimana scorsa. Mi piacerebbe far riposare Castagnetti ogni tanto, qualcuno con cui alternarlo potrebbe esserci, come già accade per gli altri ruoli. La squadra sta crescendo in tutti i suoi componenti e questo mi dà la possibilità di poter variare in base alle caratteristiche dei giocatori.”