ESCLUSIVA PSB – Taibi: “Corini grande tecnico. Io vero tifoso del Palermo, si riprenderà. Il Como è una potenza calcistica”
L'ex ds della Reggina è intervenuto in esclusiva ai microfoni della nostra redazione
Tra i grandi protagonisti della Serie B degli ultimi anni, avendo ricoperto la carica di direttore sportivo alla Reggina, Massimo Taibi è intervenuto in esclusiva ai microfoni della nostra redazione analizzando diverse tematiche inerenti al campionato cadetto. In particolare, il dirigente ha approfondito il rendimento altalenante del “suo” Palermo, evidenziando contemporaneamente come nella parte alta della classifica nulla sia ancora deciso. Di seguito l’intervista integrale:
Dopo aver vestito i panni del guerriero a difesa della Reggina nella cocente stagione estiva ormai alle spalle, in cosa è impegnato attualmente Massimo Taibi?
“Sto seguendo tantissimi campionati con l’intento di aggiornarmi. Guardo numerose partite, soprattutto di Serie A e B. Ma rivolgo lo sguardo anche all’estero. Qualora dovesse arrivare un progetto serio, sono pronto a scendere in campo nuovamente”.
Palermitano e tifoso del Palermo, non si può non chiederle di esprimere un parere sull’inaspettato calo di rendimento dei rosanero delle ultime settimane…
“A proposito di questo, ci tengo a precisare una cosa: io mi ritengo un grandissimo tifoso del Palermo. Qualche settimana fa rilasciai un’intervista parlando dei rosanero e alcuni cafoni si sono permessi di insultarmi mettendo in dubbio la mia fede. Io seguo questa squadra dal 1978, allora mio zio mi portava allo stadio. Erano i tempi di Chimenti, Paleari ed altri calciatori sconosciuti a queste persone spiritose. Quando giocavo a Reggio, tornavo a casa e il lunedì andavo subito a vedere il Palermo allo stadio. Nessuno può permettersi di mettere in discussione la mia passione per il club della mia città“.
Una formazione che ha centrato soltanto due successi nelle ultime dieci giornate di campionato, perdendo la stabilità difensiva che l’aveva contraddistinta nelle prime uscite. Cosa sta succedendo?
“È chiaro che non stiano attraversando un momento positivo, ma onestamente a Parma ho visto una grandissima reazione. A prescindere dai gol degli avversari e da come sono arrivati, non era semplice uscire indenni dal Tardini. In questa prima parte di campionato, i ducali hanno dimostrato di essere probabilmente la miglior squadra della Serie B. Diciamolo chiaramente: se il Palermo non fosse stato forte, avrebbe preso l’imbarcata. Ovviamente il calcio è fatto di episodi e può capitare di subire una rimonta nei minuti di recupero. Ciò che non cambia, però, è la prestazione offerta: da questo punto di vista i siciliani hanno mostrato un atteggiamento diverso. Ho letto dei commenti di alcuni tifosi del Palermo circa una mancata uscita di Pigliacelli sul gol di Charpentier, ma con un cross del genere e tanti uomini in area il portiere non può mai essere considerato colpevole”.
Oltre ai risultati al di sotto delle aspettative, ciò che desta stupore è l’opposizione creatasi fra buona parte della tifoseria, che chiede a gran voce l’esonero del tecnico Corini, e la società che non intende stravolgere gli equilibri garantendo massima fiducia all’ex Brescia e Lecce. Come vanno gestiti e placati questi dissidi all’interno di una piazza calda come quella siciliana?
“È una questione che riguarda l’Italia in generale, non solo Palermo. Purtroppo abbiamo l’errata concezione culturale di crocifiggere l’allenatore: quando i risultati non arrivano, il tecnico è sempre il primo che deve pagare secondo l’opinione collettiva. Tuttavia, il City Group ha dimostrato solidità dando forza all’allenatore e spronando i calciatori a reagire. A Parma Corini ha effettivamente dimostrato di avere la squadra in mano. Si combatte facendo risultati e se non arrivano gli addetti ai lavori hanno poche possibilità di potersi difendere. Adesso mi auguro che i calciatori rosanero facciano un altro passo in avanti, consolidando la posizione di Eugenio che – oltre ad essere un grande tecnico – è anche una persona di spessore che a Palermo ha fatto la storia. All’inizio c’era tanto entusiasmo, adesso tutto il contrario. Capisco le critiche dei tifosi che si aspettano un immediato cambio di marcia. Ma è necessario fare quadrato tutti assieme, sostenendo squadra e guida tecnica con la passione di sempre”.
E adesso al “Barbera” arriva il Pisa, un’altra squadra che non può dire di passarsela benissimo.
“Anche i nerazzurri stanno vivendo una situazione piuttosto strana. Hanno una rosa fortissima, costruita per fare un campionato importante, ma i risultati tardano ad arrivare. Tutto ciò desta stupore. Sicuramente per il Palermo non sarà una partita facile, anche se alla portata. In tal senso, i rosa dovranno ripetere la prestazione di Parma se vorranno aumentare le possibilità di portare a casa i tre punti”.
Il suo ex Como, invece, viaggia spedito verso l’alta classifica. La vittoria interna col Modena può aver suggellato i piani di lotta per la promozione diretta?
“I lariani sono una vera e propria potenza calcistica. Al di là del discorso economico, la nuova società ha portato una cultura vincente, dove il successo va ottenuto facendo le cose con calma, non con l’ingordigia di volere tutto e subito. Inoltre, in questa stagione hanno fatto tantissimi investimenti, sia dal punto di vista tecnico che per ciò che concerne le strutture societarie. Ciò che apprezzo di questo club è l’idea manageriale che non si lascia condizionare dal sentore locale, ponendosi in maniera molto più razionale nel giudizio dell’operato di un protagonista. Per il resto, la squadra ha dimostrato di essere stata costruita bene. La bravura del mio collega Ludi non sta soltanto nell’allestimento della rosa, ma anche nella gestione del gruppo”.
Ciò che colpisce di questa Serie B è l’elevata dose di imprevedibilità della zona alta della classifica. Cosa dobbiamo attenderci ulteriormente?
“Proprio così, non c’è una formazione in grado di “ammazzare” il campionato. L’anno scorso, il Frosinone è partito ed ha proseguito in quinta dando vita ad una stagione straordinaria. Tutti più o meno attraverseranno momenti positivi e negativi, è fisiologico. La Cremonese sembrava tagliata fuori ed è rientrata con vigore. Il Venezia, a parte la sconfitta con i grigiorossi, sta facendo un ottimo percorso. Spero che anche il Palermo possa riprendersi. Francamente continuo ad essere sorpreso dal Pisa e lo stesso vale per Sampdoria e Bari, che ad inizio stagione erano considerate tra le candidate per la promozione. Per la mia esperienza in Serie B, dico che fino a dicembre si costruiscono soltanto le basi delle squadre. Per chi punta alla salvezza e ai playoff, il vero campionato inizia a gennaio. In quel periodo subentrano cali fisici e mentali e bisogna essere bravi ad intervenire sul mercato per assicurarsi nuova linfa”.