Parla, l’Assessore Bosi sul nuovo Tardini: “Inizio lavori a maggio: ecco quanto dureranno”
Le ultime sul nuovo Tardini
Marco Bosi, assessore del Comune di Parma con deleghe a Bilancio, Sport, Patrimonio e Food Policy, ha parlato a parmalive.com per aggiornare sullo stato dei lavori del nuovo Tardini. Di seguito le sue parole.
La Conferenza è in corso, anche se in questo momento è temporaneamente sospesa in attesa delle integrazioni da parte del Parma. Che credo siano a buon punto, da quanto mi è stato comunicato. Attendiamo quindi la consegna per far ripartire la Conferenza che avrà poi un mese per esprimere un parere tecnico. I passaggi successivi saranno poi le delibere necessarie a concludere l’iter: l’Amministrazione dovrà quindi andare in Consiglio per un ultimo passaggio di approvazione riguardante il diritto di superficie. Ora tutto dipenderà da quando il club presenterà le modifiche: l’obiettivo che ci siamo sempre dati è quello di andare di far partire il cantiere alla fine del campionato”.
Lo slittamento della risposta da parte della Conferenza dei Servizi Decisoria è legato a pratiche legali e burocratiche o al lato progettuale?
“Stiamo parlando di cose meramente tecniche. Ci tengo a far capire alla gente che per un’opera da 138 milioni di euro più IVA è del tutto normale avere degli slittamenti di questo genere, basta guardare quello che accade anche nelle altre città che stanno portando avanti lo stesso tipo di progetto. Bologna e Cagliari sono partite prima di noi e non sono ancora arrivate alla Conferenza definitiva, Firenze e Venezia sono più indietro di noi, ad esempio. Siamo in una fase molto concreta di richieste di integrazioni del progetto com’è normale che sia. ”.
Nella precedente intervista ti domandai se i lavori saranno organizzati a stralci oppure fatti in blocco. Cosa ci puoi dire riguardo questo?
“L’orientamento è di fare un cantiere che abbia la minor durata possibile, quindi gestire i lavori in blocco, seppur su più fasi. Se la domanda è attinente al fatto che la squadra possa giocare al Tardini durante i lavori la risposta è no. Allo stato attuale l’ipotesi è quella di trovare alternative almeno per la maggior parte dell’attività di cantiere, che non durerà oltre i due anni. Questo è l’obiettivo che ci siamo dati, quindi sono molto tranquillo sul fatto che si possa mettere il Parma nelle condizioni di far partire il cantiere al termine del campionato, quindi vorrà dire che si parla di due stagioni sportive per la durata dei lavori”.
Di che durata si parla rispetto il diritto di concessione dello Stadio?
“Il Parma ha depositato a 90 anni, nonostante avesse la possibilità di allungare a 99. Al momento c’è un’interlocuzione in atto, visto che c’è una mozione dell’Amministrazione rispetto una riduzione del diritto di Concessione su cui il club era a conoscenza e su cui stiamo discutendo. Sono fiducioso che si possa trovare un punto di incontro che permetta al Parma di rientrare dall’investimento in tempi congrui e che consenta all’Amministrazione di rispettare quanto richiesto dal Consiglio comunale. Questa è veramente l’unica questione ancora aperta, ma sono fiducioso che si possa trovare un accordo perché è nell’interesse generale”.
Infine ti chiedo un giudizio a livello sportivo: cosa serve a questo Parma per centrare la promozione?
“In questi anni ho imparato che non siamo noi tifosi a dover dare dei giudizi. Per tanto tempo abbiamo criticato linea verde che invece ora sta dando i suoi frutti. C’è una proprietà solida e lungimirante con le idee chiare e questo ci deve far stare tranquilli per il futuro”.
A gennaio, se fossi tu il direttore sportivo, interverresti sul mercato?
“Forse un difensore centrale che dia maggiori certezze, credo che Delprato continui ad essere più un terzino che un centrale. Poi chissà, magari il difensore lo abbiamo già in casa, attendiamo anche il rientro di Valenti”.