FOCUS – Salernitana: confermato il trend delle ultime stagione, a meno di colpi di scena…
Nove giornate al termine del campionato e la serie B ha ancora tanti verdetti da dare. Soprattutto per alcune squadre di metà graduatoria, come la Salernitana, negli ultimi anni spesso abituata al limbo del campionato cadetto. L’inizio di campionato dei granata, guidati da Bollini, può giudicarsi tutto sommato positivo. Dopo lo 0-0 dell’esordio al Penzo […]
Nove giornate al termine del campionato e la serie B ha ancora tanti verdetti da dare. Soprattutto per alcune squadre di metà graduatoria, come la Salernitana, negli ultimi anni spesso abituata al limbo del campionato cadetto.
L’inizio di campionato dei granata, guidati da Bollini, può giudicarsi tutto sommato positivo. Dopo lo 0-0 dell’esordio al Penzo contro il neopromosso Venezia, in diodici giornate arrivano una sola sconfitta, quella di Carpi, sette pareggi, tra cui il 2-2 di Parma, l’1-1 e il 2-2 dell’Arechi contro rispettivamente Frosinone e Bari, e quattro vittorie, spiccano il 2-3 di rimonta del Partenio, con il decisivo Minala al 96’, e il 2-1 inflitto alla capolista Empoli in casa. Una serie di tre pareggi e due sconfitte tra la 14^ e la 18^ costano la panchina ad Alberto Bollini. L’ex tecnico delle giovanili della Lazio viene sollevato dall’incarico il 9 dicembre dopo l’1-1 raccolto contro il Perugia tra le mura amiche; esonero forse affrettato, ma sul quale pesa la scarsa abitudine dei campani alla vittoria. A sedersi sulla panchina del club di via Allende è l’espertissimo Stefano Colantuono, ex di Palermo, Atalanta, Torino, Udinese e Bari. L’inizio è più che confortante: la Salernitana va a vincere 0-2 a Chiavari, grazie alle reti di Kiyine e Sprocati. Prima della pausa invernale però arrivano due brucianti sconfitte contro Foggia e Palermo, con 6 gol subiti e 0 realizzati. Il mercato nel frattempo regala quattro rinforzi, Casasola, Monaco, Akpa Akpro e Palombi; salutano Rodriguez, Cicerelli, Perico, Gatto ed Alex. La vittoria 3-2 sul Venezia, post pausa, sembra scacciare i cattivi pensieri, poi però in sei partite arrivano quattro sconfitte e due pareggi. Il colpo esterno del Parma, firmato Dezi all’Arechi, mette sulla graticola Colantuono e accende gli animi della tifoseria. Il gruppo si compatta e va a vincere 3-1 ad Ascoli, vince anche il derby di ritorno, coglie un prezioso punto a Frosinone e batte il Novara in casa di misura; una serie positiva frutto del migliorato rendimento di alcuni giocatori, della continuità di modulo (4-3-3) e dell’armonia ritrovata con i tifosi. La sconfitta 2-0 patita al Castellani giovedì contro la capolista e infermabile Empoli, firmata, tra l’altro, dall’ex Rodriguez, va categorizzata nella normalità, data la netta superiorità tecnica degli uomini di Andreazzoli.
La classifica granata dice 41 punti, più sei sull’ultima posizione play out e meno otto dall’ultimo posto play off, una posizione di limbo quindi, dopo un campionato, fin qui, con più bassi che alti. La stagione ci ha insegnato fin qui che i granata sono in grado di perdere e vincere contro chiunque, l’organico resta da salvezza tranquilla. A meno che i granata non trovino la continuità giusta per un posto in paradiso; alle ultime nove giornate l’ardua sentenza.