FOCUS – Cremonese, tra esaltazione ed equilibrio: bisogna tornare a vincere
Fino a gennaio, bisogna ammetterlo, in molti vedevano nella Cremonese la vera rivelazione del campionato. Tornati in B dopo undici anni, i grigiorossi sono riusciti ad inanellare una serie di prestazioni che, durante il girone d’andata, avevano fatto nascere nei tifosi, e probabilmente anche nei calciatori, l’ambizione ed il desiderio di poter puntare a qualcosa […]
Fino a gennaio, bisogna ammetterlo, in molti vedevano nella Cremonese la vera rivelazione del campionato. Tornati in B dopo undici anni, i grigiorossi sono riusciti ad inanellare una serie di prestazioni che, durante il girone d’andata, avevano fatto nascere nei tifosi, e probabilmente anche nei calciatori, l’ambizione ed il desiderio di poter puntare a qualcosa di più di una comunque fondamentale salvezza. Basti pensa che, fino al mese di febbraio, i ragazzi di Attilio Tesser avevano perso appena tre volte in un torneo, la Serie B, che quest’anno ha dimostrato di saper essere davvero competitivo. Merito di organizzazione di gioco e di un mix di calciatori esperti e novizi della categoria, o comunque in cerca di conferme.
GIRONE DI RITORNO, LE COSE CAMBIANO
Esatto, perché a partire dal girone di boa l’interruttore della Cremo sembra essersi spento. La vittoria manca dalla gara contro il Parma (decisiva la rete last minute di Cavion, uno dei calciatori maggiormente messosi in mostra in questa stagione, nonostante sia alla prima stagione in cadetteria) e, oramai, sono passati undici turni senza gioire per i tre punti. A cosa è dovuto ciò? Difficile da dire. In primis, è giusto ribadire che l’obiettivo delle Tigri, come ribadito a più riprese anche dai tesserati del club, è sempre stato la salvezza. Le ottime prestazioni del girone d’andata avevano creato le prima citate aspettative diverse dalla realtà, che parla di una buona squadra, con ampi margini di miglioramento ma che, prima di alzare l’asticella, ha bisogno di trovare conferme in cadetteria. Come in ogni periodo negativo, la causa non è mai unica, data che ad un calo della squadra è coincisa anche una corposa serie di infortuni, con diversi calciatori non al meglio.
LA VITTORIA PER RITROVARE CERTEZZE
La classifica parla chiaro: alla luce del periodo che sta vivendo la Cremonese, ed una zona playout che dista 6 punti (ma i lombardi hanno una partita più della Virtus Entella), la vittoria dovrà tornare quanto prima, per ritrovare quella serenità che, ad oggi, è la reale componente che manca a questa squadra. Ripartire da quanto di buono fatto nella prima stagione, per concludere nel migliore dei modi una stagione, quella del ritorno in cadetteria, vissuta al cardiopalma.