Cremonese, Stroppa: “Inizio ottimo poi la gara si è complicata. Il Cosenza si è dimostrato un avversario ostico”
Le parole di Stroppa post Cremonese-Cosenza
Al termine di Cremonese-Cosenza, nella sala stampa dello Stadio Zini di Cremona è intervenuto il tecnico grigiorosso Giovanni Stroppa. Ecco le sue parole, raccolte da cuoregrigiorosso.com:
Avevamo detto partita sporca, è stato così: bene i primi 15 minuti, poi rallentamento generale.
«Gara iniziata benissimo. Bravi tutti a muovere la palla per creare occasioni, poi la partita è diventata complicata. Il Cosenza ha iniziato a crederci, ma nel primo tempo non ha calciato in porta. Difficoltà anche dopo i 45′, poi un finale rocambolesco. Complimenti ai ragazzi».
Di cosa è rimasto insoddisfatto a fine primo tempo per operare i due cambi Tsadjout-Okereke per Coda-Ghiglione?
«Volevo una migliore gestione palla. Non eravamo incisivi negli uno contro uno sulle corsie esterne, con Zanimacchia e Sernicola potevamo esserlo di più».
Coda sostituito è una bocciatura?
«Non scherziamo! Tsadjout è una risorsa, Massimo guai a chi ce lo tocca. Deve continuare a lavorare, oggi è andata così ma non c’è alcun problema. All’inizio per me mancava la squadra a Vazquez, oggi allo stesso modo dico che la squadra manca a Coda: serve squadra che va sul fondo, che attacca la porta. Gli manca solo una cosa, una bellissima cosa. Zanimacchia messo lateralmente perché incide più di un Ghiglione di oggi. Oggi ho scelto di cambiare per quello».
Gara tiratissima, soprattutto nel secondo tempo. A centrocampo avevamo meno giocatori, i laterali hanno faticato.
«Okereke e Tsadjout giocavano piatti invece che in verticale, ci è mancata superiorità numerica che invece abbiamo quando gioca Vazquez sotto a Coda. Noi dobbiamo migliorare nella gestione della palla. Siamo stati meno brillanti rispetto al solito, ma siamo sempre stati in partita. A parte qualche palla sporca, la partita doveva essere indirizzata così com’è finita».
Nella seconda parte del primo tempo la squadra ha abbassato troppo il ritmo, con il Cosenza che ha preso coraggio.
«A metà primo tempo dopo i primi 15′ in cui li abbiamo fatti correre a vuoto, abbiamo sbagliato pressione con attaccanti e Castagnetti. Abbiamo arretrato troppo e in ripartenza ci mancavano i litri per farlo con più qualità. Negli ultimi metri ci sono mancate le individualità per incidere, manca l’ultimo colpo per chiudere l’azione o la partita».
Un giudizio sul Cosenza.
«Ha dimostrato di essere un avversario ostico: al di là delle idee di Caserta ha un organico forte. Ci sono giocatori bravi nell’uno contro uno, se non sei bravo nei duelli rischi di correre a vuoto. Bisogna restare compatti».
La difesa torna a non subire gol. Bravi Jungdal, Ravanelli e tutto il reparto.
«Solo Bianchetti sottotono, ma arrivava da un paio di settimane di difficoltà. Ha avuto una forte bronchite, ha saltato degli allenamenti. Fa piacere non prendere gol, spiace solo per la confusione nel finale. Jungdal bravo a fare le sue parate, è lì per quello».