Fedele al Calcio – Il Bari si gode la miglior versione di Sibilli: balistica e continuità
Che rendimento quello del classe '96
Il Bari meriterebbe un approfondimento ampio, con spazio e tempo dilatati, concentrato sul tentativo di raccontare gli spigoli emotivi di una stagione nata da un dramma sportivo e la conseguente difficoltà a resettare, pur con le nobili intenzioni e l’ottimo bagaglio tecnico che accompagna una compagine così blasonata e una piazza così gloriosa. Il decimo posto attuale è l’esatta media tra i problemi capitati e le soluzioni trovate, tra i problemi che tirano giù e il talento che impedisce il soffocamento. Nell’analisi collettiva bisogna andare a leggere tra le righe, così da capire, valutare e commentare. Righe, quelle sui biancorossi, dove tra le varie note di quest’annata è certamente presente il luccicante elogio da riservare a Giuseppe Sibilli.
La prima – netta – posizione assunta da parte di chi scrive è che il classe ’96 – oramai una certezza della categoria, complici le 105 presenze messe nel bagaglio – vada considerato come il principale artefice, tanto per numeri quanto per rendimento, della parte positiva dell’intelaiatura del Bari di questa stagione. Nei 6 gol e 3 assist, che ne fanno miglior marcatore e miglior assist-man fino a questo momento dei Galletti, c’è una costante percezione di essere al cospetto del più alto momento della carriera di questo calciatore che a ventisette anni ha certamente ancora tanto da dare ma altrettanto da mostrare.
Sibilli, tanto nel Bari di Mignani quanto in quello di Marino che poco a poco sta acquisendo certezze e propensione al calcio offensivo, ha ininterrottamente indossato l’abito del leader tecnico della manovra. Il motore dei biancorossi replica i giri di quello del proprio attaccante, che – fonte fbref.com – è primo per tiri (dati unicamente riferiti alla compagine pugliese), Shot Creating Actions (le azioni che portano al tiro), Live-Ball passes (i passaggi da palla in gioco che hanno poi generato una conclusione), numero di Take-Ons (i tentativi di dribbling) tanto effettuati quanto riusciti e occasioni create (come apprendiamo, in quest’ultimo caso, da fotmob.com).
Le iniziative del Bari, dunque, passano (molto) spesso dai piedi dell’ala sinistra, che rispetto alle passate annate – ed è questo probabilmente il gradino salito – a un’invidiabile capacità balistica ha abbinato continuità, fiducia, sensazione di centralità nel gioco. L’atteggiamento, nel modo di intendere il calcio di Siblli, non ha mai mostrato crepe, anzi, in quanto parliamo di un profilo propenso al sacrificio e da indiscutibile professionalità in campo. L’incontestabile titolarità e i vari fattori già elencati gli hanno probabilmente permesso di accrescere, dentro di sé, la consapevolezza di poter determinare, come effettivamente il talento campano sta facendo.
Il gruppo di lavoro – dai calciatori allo staff tecnico – sta cercando di dare concreta attuazione al desiderio di risalita, con dei preventivabili rallentamenti ma indiscutibile volontà. Un percorso, quello in essere, che con un simile Sibilli sarà certamente meno arduo e – spera la piazza – contornato da gioie e sorrisi.