Como, Odenthal: “Con Fabregas la nostra mentalità è cambiata, prima pensavamo a non perdere”
Parla l'olandese
Cas Odenthal, difensore e tra i perni del Como attualmente secondo – con merito – in classifica, ha rilasciato una corposa intervista ai canali ufficiali del club lariano.
“Idoli? Mi piaceva molto Paolo Maldini; era elegante in difesa e un vero leader. Poi, Sergio Ramos, aggressivo, con grande carisma e senso del goal. Anche Mats Hummels mi piace molto soprattutto in fase di costruzione, è pazzesco. Cerco di trarre da ognuno di loro le migliori qualità. L’insieme di questi tre andrebbe a creare il difensore perfetto”.
Chi ha influenzato maggiormente la sua carriera?
“Mio padre, guardo sempre le partite con lui e mi dà consigli”.
Com’è essere allenato da Cesc Fàbregas?
“Con Cesc conosciamo il piano di gioco prima di entrare in campo. È chiaro su ciò che vuole e ci dà fiducia. La nostra mentalità ora è tutta incentrata sulla vittoria, mentre prima si trattava di non perdere”.
Oltre il calcio? L’aria aperta e tutto ciò che è sport
“Dovreste chiedere a mia madre in cosa sono bravo (ride). Forse sono molto disciplinato, mi piace strutturare la mia vita. Da bambino giocavo a tennis, ma poi ho scelto il calcio. Quando ero giovane mi piaceva andare in mountain bike e fare escursioni. Mi piace stare all’aria aperta. Leggo anche saggistica. Attualmente sto leggendo un libro sugli All Blacks; è molto bello. Mi piace conoscere altri sport e il punto di vista di altri allenatori. Sto anche leggendo un libro italiano per bambini per imparare la lingua (ride di nuovo)”.
La cosa migliore del Como 1907?
“Innanzitutto, è un club super ambizioso. In secondo luogo, la vita a Como è pazzesca. Terzo, i tifosi! Il sostegno qui è incredibile”.
Riflettendo sul presente, Odenthal ha notato un cambiamento nel modo in cui si sente in questa stagione. Como ormai è casa, sia in campo che fuori.
“La scorsa stagione è stata più difficile per me, sono arrivato dai Paesi Bassi, ho dovuto adattare il mio stile di gioco e abituarmi a vivere all’estero, mentre ora a Como mi sento come a casa, conosco la squadra e loro conoscono me e mi sento a mio agio”.
Per coloro che hanno la fortuna di trascorrere 24 ore a Como, ecco i consigli di Odenthal
“Devono mangiare al Delfino Blu o al Platea, andare a Brunate per godere di una vista incredibile sulla città, visitare Cernobbio (ovviamente) dove vivo, e Bellagio… C’è troppo da fare, in realtà forse 24 ore non bastano”.
“Caratteristica di noi olandesi? È che siamo molto sarcastici. Molte persone non mi capiscono, ma allo stesso tempo lo trovo molto divertente. A parte la mia famiglia, è poter parlare nella mia lingua la cosa che mi manca di più. È difficile essere sarcastici in un’altra lingua”.