Le pagelle di PSB – I nostri voti e giudizi al calciomercato dei club cadetti
Le pagelle di PSB
Il calciomercato invernale ha chiuso i battenti portando via con sé riflessioni, colpi, polemiche ed elogi. Tante squadre hanno condotto una campagna ambiziosa, tante altre ci hanno provato e probabilmente, nell’immediato, non ci son riuscite.
Di seguito, come ogni anno, il pagellone della redazione di Pianeta Serie B sul mercato.
ASCOLI 7 – Campagna acquisti funzionale al credo di Castori e alle esigenze di salvezza. Arrivati fedelissimi come Mantovani e Gagliolo, profili di esperienza e valore come Vaisanen e Valzania. Difesa ricostruita, anche con Celia come quinto a sinistra. In attacco tante scommesse, tutte da verificare.
BARI 6 – Puscas e Kallon valgono la sufficienza perché sono due calciatori forti per la Serie B che in attacco spostano molto. Per il resto, tuttavia, la delusione non è poca. Lulic e Guiebre sono troppo poco per ridare verve a difesa e centrocampo. Le uscite bloccate pesano, caso Aramu su tutti.
BRESCIA 6+ – Perché dare 6+ a una società che non ha operato sul mercato? Perché la società è di Cellino, banalmente. Un presidente umorale che, con la squadra in forma, decide di non toccare nulla e anzi tenta di far rinnovare Cistana. Salto di qualità mentale, apprezzabile.
CATANZARO 6+ – L’uscita di Katseris probabilmente peserà più degli innesti di Antonini e Petriccione, ma cosa si può dire a una società neopromossa che registra una simile plusvalenza a gennaio? I due colpi dalla Serie C sono comunque utili e interessanti.
CITTADELLA 6 – La filosofia del dg Marchetti a gennaio è stata confermata ancora una volta. Nessuno entra e nessuno esce, un autentico sogno per il dirigente che da sempre ritiene inutile toccare la squadra a stagione in corso.
COMO 8 – In estate una simile campagna acquisti sarebbe valsa almeno il 9, ma a gennaio cambiare troppo è anche un rischio. Goldaniga e Strefezza sono top per la categoria, Gioacchini e Nsamé rivoluzionano (troppo?) l’attacco. Curiosità per Ballet, Braunoder e Fumagalli.
COSENZA 7,5 – Capolavoro del ds Gemmi. Sistema la difesa con Frabotta, Camporese e Gyamfi e poi piazza il colpo da 90 Antonucci dando ancora più qualità a una rosa nel reparto avanzato già fortissima. Adesso Caserta ha l’obbligo di provare a centrare i playoff.
CREMONESE 8 – Quanta qualità! Falletti e Johnsen danno alternative tra trequarti e attacco decisamente superiori a quelle che il solo Okereke avrebbe potuto garantire. Sottrarre la seconda punta al Venezia diretto concorrente per la promozione è una genialata. Marrone pretoriano di Stroppa.
FERALPISALÒ 5+ – Per una compagine ultima in classifica l’acquisto di soli profili privi di esperienza in Serie B è inspiegabile. Giudici potrà dare una mano e in Manzari si può sperare, su tutti gli altri aleggia un enorme punto interrogativo. Guardando acquisti e cessioni, la rosa pare persino indebolita.
LECCO 6- – Le perplessità per un organico extralarge permangono, così come quelle per l’idea di acquistare 13 calciatori. Listkowski e Inglese, però, sono profili che se in forma permettono un upgrade. Lamanna in porta un plus, Lunetta può fare bene. Poi tante scommesse da vincere.
MODENA 6+ – Le cessioni di Bonfanti e Falcinelli pesano, la prima in prospettiva e la seconda nell’immediato. Corrado, Santoro e Di Stefano, però, sono 3 colpi che danno un’idea ben chiara dei piani della società a cui non si può che applaudire. Guarino tutto da scoprire, Gliozzi incognita sul piano fisico.
PALERMO 6 – Il voto va spiegato. Con Lucioni out serviva un centrale che non è arrivato e neppure è stato cercato. Il reparto più debole della rosa è quasi sguarnito. Si puntava un top per la B sull’esterno d’attacco, non è stato preso. Diakité, Ranocchia e Traoré sono forti, ma sono davvero ciò che serviva?
PARMA 6 – A parte l’addio di Inglese già fuori rosa, nulla in entrata e in uscita. Blindare però i tanti calciatori fortissimi e richiestissimi presenti in organico non è una banalità e testimonia la forza societaria ed economica della capolista.
PISA 6,5 – L’unico acquisto è stato Bonfanti, vero. Il salto di qualità davanti rispetto a Gliozzi, amplificato dalla futuribilità del ragazzo, è però notevole. Serviva qualcosa anche dietro ed è il motivo per cui il voto non è ancora più alto.
REGGIANA 6,5 – Blanco, Okwonkwo e Reinhart. Soltanto azzardi, si potrebbe obiettare. Si dimentica, però, che la rosa si è già rivelata più che completa per l’obiettivo salvezza. Il ds Goretti ha avuto carta bianca per rischiare. Con una punta di peso i playoff non sarebbero stati utopia.
SAMPDORIA 6+ – Considerata l’impossibilità ad agire sul mercato, aver portato a casa calciatori giovani ma utili alla causa come Alvarez e Darboe è motivo di lode. La squadra non è strutturata per poter centrare grandi obiettivi, ma è coerente col credo di Pirlo.
SPEZIA 7- – Il piccolo malus è per non aver creduto in Antonucci. La squadra è stata pesantemente rinforzata tanto a centrocampo quanto in attacco. Nagy, Jagiello e Falcinelli sono 3 titolari che in cadetteria spostano. Vignali e Mateju funzionali al gioco di D’Angelo, Tanco e Di Serio le scommesse.
SÜDTIROL 5+ – Scaglia, Kurtic, Arrigoni, El Kaouakibi, Mallamo e Molina. Quasi tutti calciatori ai margini, alcuni anche svincolati. Iniettano un po’ di esperienza in organico, ma la condizione atletica di alcuni è un enigma. Non risolvono l’assenza di qualità di una rosa Casiraghi-dipendente. Salvarsi sarà arduo.
TERNANA 6 – Una media tra il 2 per una società che in piena lotta salvezza cede 4 titolari e il 10 al ds Capozucca che riesce a sopperire alle pesantissime partenze con tanta fantasia. Pereiro, Carboni, Dalle Mura, Faticanti, Amatucci, Sgarbi. Zero budget, eppure resa massima. Di più non si poteva.
VENEZIA 5 – Una sola operazione, in uscita, pesantissima. Cedere Johnsen alla Cremonese sul gong mentre si ha il mercato bloccato è una mossa che sa di suicidio sportivo. La società complica la vita a Vanoli e semplifica quella dei grigiorossi. Il cammino verso la Serie A diventa una salita ripida.