Cuore Pisa, pareggio in dieci al 96′: tra cartellini rossi e rigori non dati, Caracciolo risponde a Tutino
Pareggio palpitante tra Cosenza e Pisa: a Tutino risponde Caracciolo, tra polemiche per dubbi sulle scelte arbitrali e miracoli di Micai.
Allo stadio “Marulla” di Cosenza va in scena la 23ª giornata del campionato di Serie B. Il Pisa di Alberto Aquilani fa visita alla squadra di Caserta, reduce dalla vittoria esterna (1-0) contro il Südtirol al “Druso” di Bolzano. Il Pisa viene invece dalla sconfitta casalinga contro lo Spezia. I padroni di casa vengono da due vittorie consecutive, che hanno interrotto una striscia di 8 gare di fila senza vittorie. I rossoblù attualmente occupano l’11ª posizione, a +1 sul Pisa e a quattro lunghezze di distanza dai playoff. La squadra di Aquilani sta vivendo un periodo burrascoso, non tanto per i risultati sportivi quanto per le tensioni tra tifosi e società degli ultimi tempi. I nerazzurri hanno vinto nell’ultima trasferta, ma hanno il dente avvelenato dopo il derby perso contro lo Spezia dell’ex Luca D’Angelo. La priorità dunque sono i tre punti, per staccarsi dalla lotta playout e avvicinarsi sensibilmente all’ottavo posto.
PRIMO TEMPO
I primi minuti di gara sono di studio, con le due squadre che si prendono le misure a vicenda. Poi è il Cosenza a emergere, anche se nei primi 10′ di partita non vengono effettuati tiri verso le porte. La prima chance è per i rossoblù e arriva al 14′: cross di Marras allontanato da Calabresi, poi Frabotta con il mancino si fa ribattere la conclusione a pochi metri dalla porta del Pisa. I nerazzurri iniziano a rilento, manifestando vari errori di imprecisione e di misura nei passaggi. Al 18′ Mazzocchi scalda i guanti di Loria dalla distanza: efficace l’intervento dell’estremo difensore nerazzurro.
Cinque minuti più tardi Marin rischia l’autogol di tacco su traversone di Marras. Primo squillo del Pisa al 29′: Arena sfida nell’uno contro uno Camporese e poi con il mancino non va distante dai pali di Micai. Negli ultimi 15′ di primo tempo la gara si gioca su ritmi blandi, con pochissime emozioni e la staticità generale che la fa da padrona. Colpo di scena al 45′: Bonacina espelle Calabresi, autore di un intervento ingenuo ai danni di Florenzi. Già ammonito, il terzino lascia i suoi in dieci uomini alle soglie dell’intervallo. La decisione sembra corretta. Pochi secondi dopo, però, Bonacina usa un metro diverso su un fallo di Praszelik da evidente cartellino giallo (il polacco era già ammonito).
SECONDO TEMPO
Al 48′ nuovo episodio dubbio: Calabresi in area sterza su Gyamfi, che scivola e colpisce la palla con la mano di appoggio sul terreno. Bonacina assegna il penalty, ma viene richiamato dal VAR. Dopo la revisione, toglie il calcio di rigore e fa inspiegabilmente ripartire il gioco con un rinvio dal fondo ancizhé con il calcio d’angolo per il Pisa. Nuove polemiche al 58′, quando Touré colpisce chiaramente il piede di Frabotta: Bonacina non dà il rigore e non viene nemmeno richiamato al monitor su un evidente contatto falloso. Poco importa al Cosenza però, perché 3′ dopo il Cosenza passa in vantaggio. Tutino riceve da Mazzocchi e con il mancino non perdona: palo-gol e vantaggio rossoblù al “Marulla”.
Nei minuti successivi il Cosenza prova ad addormentare la partita, senza disdegnare interessanti sortite offensive che però non portano al raddoppio. Il Pisa, dal canto suo, non tira mai in porta: le difficoltà della squadra di Aquilani emergono ulteriormente con l’inferiorità numerica. Poi, nel finale di gara, i nerazzurri cambiano intensità. Ci prova Canestrelli all’83’, ma il suo colpo di testa termina di poco oltre la traversa di Micai. Altra occasione per il Pisa in pieno recupero: Touré di testa esalta i riflessi di Micai, che con le unghie gli nega la gioia del gol su corner battuto da Veloso. Al 96′ accade l’impensabile: Masucci gioca in area di sponda per Caracciolo, che in acrobazia gira in rete il gol dell’1-1 e manda in estasi la panchina del Pisa. Espulso Aquilani nel finale, poi Bonacina decreta il termine dell’incontro: un punto a testa per Pisa e Cosenza.