Reggiana, Girma: “Ancora non avete visto niente, posso dare di più. Nesta? È un martello tutta la settimana”
Le dichiarazioni di Natan Girma, attaccante della Reggiana, rilasciate al Corriere dello Sport e pubblicate dal quotidiano in data odierna.
Natan Girma è uno dei trascinatori della Reggiana di Alessandro Nesta. Autore di 5 reti e 1 assist in stagione, l’attaccante svizzero di origini eritree è intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport per commentare la prima parte di stagione con i granata.
“Non sono soddisfatto perché si può fare sempre meglio, ora il nostro obiettivo è la salvezza. Non stiamo facendo male, abbiamo perso alcuni punti e non penso solo alla Feralpisalò che ci ha raggiunti al 95′ in 9 uomini. Potevamo vincere qualche partita che abbiamo pareggiato. Non ci piangiamo addosso. Accettiamo la situazione, che in fondo non è brutta. La classifica è corta, siamo tutti vicini: in un attimo puoi trovarti in alto o a lottare in basso. Ma possiamo crescere, siamo forti ma non consepevoli al massimo delle nostre potenzialità. Obiettivo? Dipende da noi. Intanto conta la salvezza, poi quello che viene lo prendiamo con piacere”.
“A Reggio Emilia mi trovo bene, sono tutti gentili con me e la squadra è fatta da bravi ragazzi. Sento che mi vogliono bene e quando torno a casa sono contento. Più fatica in casa? Non so perché, abbiamo buttato delle opportunità. Ma qui faccio quello che mi piace, sto bene fisicamente e mentalmente. E ancora non avete visto niente, so che posso dare molto di più. Mi è stato detto a giugno che il vero campionato per me sarebbe cominciato a gennaio. Nesta mi dà tantissimi consigli, mi ha aiutato molto in questi 6 mesi. Tutta la settimana è un martello”.
“A Cremona è una tappa complicata, ma alla fine hanno le stesse gambe nostre. Insulti a Butic? Non ne sapevo niente, non ne abbiamo parlato. In Serie D mi è successo qualche volta di sentire qualcosa dagli spalti verso un mio compagno. Io ancora non parlavo italiano e non capivo, me l’hanno riferito. Da quando sono a Reggio non mi è mai capitato”.