Lecco, Aglietti: “Possiamo salvarci all’ultimo minuto dell’ultima giornata. A Brescia mi hanno rubato un anno”
Il nuovo tecnico dei manzoniani si presenta
Alfredo Aglietti, nuovo tecnico del Lecco, è stato presentato in conferenza stampa nel corso della giornata odierna. Di seguito le dichiarazioni rilasciate ai giornalisti, riportate da Leccochannelnews.it:
L’ARRIVO – “Prima di tutto voglio ringraziare la proprietà e la famiglia Di Nunno, ci siamo scelti dopo un brevissimo contatto telefonico. Abbiamo tutto il momento per rimediare alla classifica, la squadra è viva. Ci sono dei momenti negativi che ti sembrano portino ad annegare. Prima dobbiamo levarci dall’ultimo posto, poi possiamo annusare la salvezza: il Lecco potrà salvarsi all’ultimo minuto dell’ultima giornata“.
CAPITOLO BRESCIA – “Se mi hanno rubato un anno? Frase perfetta. A Reggio Calabria ho avuto un inciampo, si era incappati in una serie di risultati negativi, mentre lo scorso anno con Cellino non lo considero neanche, visto che ho avuto venti giorni da allenatore in carica, sette con i giocatori in vacanza e altrettanti con il Covid…”.
BONAZZOLI – “Se c’è stata la possibilità di trattenerlo? Ha deciso lui, preferendo defilarsi. Gli va reso onore, in maniera molto onesta e da ragazzo per bene ha preferito farsi da parte ed evitare discussioni”.
PREGI E DIFETTI DEL LECCO – “Il campionato si divide in due tronconi, prima della sosta natalizia la squadra ha avuto grande voglia e non si è mai arresa, ottenendo grandi risultati e con sconfitte immeritate prima di un buon filotto. Dopo c’è stata forse della rilassatezza mentale, che ha portato a ottenere sconfitte che hanno tolto delle certezze. Mi aspetto un apporto da parte di tutto il gruppo, se tutti mettono qualcosa di più allora ci salviamo. Se Ionita fa una grande partita ma sotto non c’è qualcuno che fa altrettanto diventa inutile. Cosa non mi è piaciuto? La classifica (ride, ndr). Scherzi a parte, non sarei qui se la situazione fosse migliore. Devo fare quaranta giorni di lavoro in poco tempo, dobbiamo ottimizzare e guardare il bicchiere mezzo pieno. Diamo messaggi di unione e compattezza, la Serie B è un patrimonio di Lecco e del Lecco, vale per tutti e dobbiamo essere bravi a trovare una compattezza che qua si può trovare per programmare con più tranquillità: l’estate è stata intensa, si è passati anche nella “serie nulla” e si fa in fretta a dimenticarsene”.
CREDO TATTICO – “Dipende da quando uno arriva. A gennaio la rosa è stata arricchita, valuteremo giorno per giorno al di là del mio concetto di calcio. Giocheremo con la difesa a quattro, questo si, poi vedremo come sviluppare il resto. 4-4-2? Sono passato anche per il 4-3-1-2 e altri sistemi. Al di là delle preferenze, oggi non si può andare in un posto e dire “faccio così, compratemi questi giocatori” perché non riesce nemmeno ai migliori allenatori della storia. La squadra la trovo già fatta, corretta e rinforzata a gennaio: non escludo niente, anche perchè il tempo a disposizione è poco”.
MERCATO – “Non ho lo storico di Malgrati o di Foschi, che erano qui prima di me e conoscevano i ragazzi andati via. Io devo, chiaramente, basarmi sulle qualità della rosa da ora in avanti: quei ragazzi sono stati ringraziati, chi c’è oggi deve confermare quanto fatto lo scorso anno. Gli onori di oggi sarebbero uguali a quelli di allora”.
IL CARATTERE – “Mi dicono che ho un brutto carattere. Ma ho un carattere, ecco. Non penso sia vero, quando sono in campo do il 110% e pretendo altrettanto: quando non vedo questa cosa, io lo dico e magari qualcuno non se lo vuole sentir dire. Ai calciatori dirò delle cose nelle quattro mura, ma fuori li difenderò sempre: non sono un sergente di ferro, sono una persona con un carattere“.