Bari, Guiebre: “Se tornassi indietro non andrei a Modena. Questo per me è un bello step”
Le prime parole di Guiebre da biancorosso
Guiebre è stato presentato in conferenza stampa come nuovo giocatore del Bari. Ecco le sue parole, riportate da pianetabari.com:
In cosa è cambiato Guiebre dai tempi di Monopoli?
«Sono un giocatore diverso, così come sono una persona diversa. Non è cambiata la fame e la voglia di far bene, come fatto a Monopoli. Sono qui per questo.»
A Monopoli Guiebre era un esterno a tutta fascia, oggi è un terzino completo?
«Ci sto lavorando. Voglio essere un terzino completo, lavorando tanto soprattutto in fase difensiva. C’è tanto lavoro da fare»
Che cosa le ha lasciato la Coppa d’Africa?
«Venivo da un periodo difficile a Modena; lì ho avuto tanti compagni di squadra di un certo calibro, che mi hanno trasmesso tanta serenità nello scendere in campo e tanta fiducia in sé stessi. Ho cercato di mettermi in testa di essere più sereno quando scendo in campo, facendo ciò che so fare meglio. L’esperienza è stata bellissima, giocando con calciatori di fama mondiale, fortissimi.»
Quanto sei stato vicino al Bari in passato?
«Dopo Monopoli volevo cambiare aria e avvicinarmi a casa, dopo un paio d’anni lontano; la mia scelta di andare a Modena è stata dovuta soprattutto a questo. Ringrazio comunque il direttore Polito che mi ha voluto e cercato costantemente in questi anni, anche adesso che venivo da un momento difficile. Se tornassi indietro non farei la stessa scelta: qui già mi conoscevano, sarebbe potuto essere uno step in più per me stare in un luogo in cui mi conoscevano, sia dal punto di vista lavorativo che personale»
A che giocatore ti ispiri? Come si pronuncia il tuo nome?
«Nessuno in particolare. Cerco di imparare da tutti, analizzando gli avversari, per avere un bagaglio più ampio. Non ho idoli. La pronuncia è Guièbre.»
Cosa rappresenta Bari nella carriera di Guiebre? Il modulo attuale del Bari può aiutarla?
«Per me questo è un bello step. Bari è una grandissima piazza e una gran società, anche se non sono arrivato in un momento perfetto, ma i momenti cambiano. Il modulo e il mister mi possono aiutare, perché il mister può correggere alcune mie lacune e completarmi. Devo mettermi a disposizione della squadra e stare attento in fase difensiva.»
Che impressione ha fatto il Bari da avversario? Che valore dà Iachini?
«Avevo già pensato “Sarebbe troppo bello giocarci, con tutta questa tifoseria, indossare quella maglia in una piazza del genere…”. Questo mi dava quel qualcosa in più per dare il massimo in campo e cercare di fargli male, perché quando affronti una grande squadra devi dimostrare di avere qualcosa in più. Un valore mentale che fa la differenza. Nelle grandi squadre la differenza la fa la mentalità, conta più di tutto. Con questo modo di ragionare ci toglieremo tante soddisfazioni.»
Il Bari può arrivare ai play-off? Un parere su Ricci e Dorval?
«Questo campionato di B è un po’ strano. A parte Parma e Venezia, che sono costruite bene, le altre se la giocano, non ci sono squadre che ti schiacciano. Il nostro primo obiettivo è centrare la salvezza, poi ogni volta che fai risultato puoi andare avanti. Sui miei compagni, sono giocatori bravi che se messi in condizione possono dare tanto. Ora dobbiamo rialzarci tutti assieme e mostrare le nostre qualità.»
Cosa non è andato a Modena?
«Quando arrivi dal basso hai meno occasioni. Non sono riuscito a sfruttare le occasioni che ho avuto, anche se non ne ho avute tantissime. D’altro canto ho imparato tanto, anche se ho perso fiducia non giocando. Ora penso solo a Bari e a far bene qua.»
Guiebre può giocare in un 4-3-3 o si trova meglio nel 3-5-2?
«Dipende dall’allenatore e dalle opinioni. Se hai fiducia lo fai giocare, altrimenti no; in nazionale ho sempre giocato terzino sinistro, perché ho avuto un coach che mi ha dato fiducia, mi ha messo in campo e ho fatto il mio.»
Com’è andata la trattativa?
«Io e Polito ne avevamo parlato, anche se c’erano anche altre trattative. Avevo già detto al mio procuratore che se mi avesse chiamato il Bari, l’avrei sicuramente scelto, soprattutto visto che mi avevano chiamato dopo il brutto periodo a Modena. Durante la trattativa io ero in nazionale, quindi il mio procuratore si è occupato di tutto.»
Guiebre ha ancora quelle accelerazioni che si vedevano a Monopoli?
«Forse è stato questo il mio errore a Modena, perché se ci pensi due volte a far qualcosa poi sbagli. Ognuno di noi sa fare qualcosa; io in questi ultimi mesi ho sempre ripensato alla giocata, senza essere diretto nella giocata. Ho tralasciato le mie qualità e non mi è andata bene. Qui spero di dare sfogo al mio istinto, combinandolo con le scelte razionali.»