Sampdoria, senti Mancini: “Pirlo ce la sta mettendo tutta, la strada è giusta. La speranza di tornare un giorno io ce l’ho”
Roberto Mancini parla della Sampdoria
Uno sguardo privilegiato sul mondo Sampdoria, raccontato da uno che l’ha conosciuto e vissuto, scrivendo le pagine più belle del club blucerchiato. Roberto Mancini direttamente dall’Arabia Saudita ha parlato ai microfoni di tuttosport della Sampdoria e della stagione attuale.
Ecco le sue parole:
“La nuova proprietà l’ho conosciuta un po’ di tempo fa. Io penso che siano stati compiuti grossi sforzi per comprare la Sampdoria in un momento molto difficile. La cosa importante, adesso, è proprio questa: essere riusciti a iscrivere la squadra e a metterla in condizione di disputare il campionato rimettendo a posto le cose. La situazione era bruttissima e il fallimento sarebbe stato un dispiacere enorme. La Samp è una squadra importante nella storia del calcio italiano ed europeo. Vederla cancellata sarebbe stata una profonda ingiustizia. Io ho fiducia però non è ancora un momento ottimale, bisogna che ciascuno con le sue competenze ce la metta tutta per riportare la Sampdoria dove deve stare. La Serie B è difficile, per questo bisogna essere razionali. L’obiettivo sarà concludere bene questa stagione, e poi preparare la prossima con la calma che ovviamente non si aveva quest’estate. E’ bellissimo vedere lo stadio sempre praticamente pieno e tanta gente che segue sia in casa che in trasferta. Come diceva Paolo Mantovani: “Finché i tifosi della Sampdoria canteranno non ci saranno problemi per il futuro”. E’ proprio così, vale anche per il Genoa, l’impatto sociale del calcio su una città come Genova è sempre stato clamoroso. Pirlo ce la sta mettendo tutta e non è assolutamente semplice. Credo che la squadra rispetto ad inizio stagione sia migliorata tantissimo e che questa sia la strada giusta. Diversi infortuni hanno condizionato i risultati, secondo me questa al completo è una squadra che può lottare per i playoff. E proprio perché mancano ancora 14 giornate, è un dovere crederci fino all’ultimo. In Serie B tutto può accadere, il livello tecnico è salito molto, ma l’ottavo posto deve rimanere un obiettivo. Mio figlio? E’ giovane ma conosce bene il calcio, è nato a Genova e cresciuto nella Samp. Per lui è una grande occasione e penso che possa essere molto utile alla società. E poi è tifoso come me: ci lega un filo che porta dritto al cuore. La Sampdoria è la nostra vita e sempre lo sarà. La speranza di tornare un giorno io ce l’ho”.