Fedele al Calcio – Sampdoria, Darboe è già imprescindibile
Il centrocampista è già un perno tecnico-tattico
Una storia – purtroppo – di quelle già lette, fatta di tappe tormentate, dove le asperità sono terrificanti, pericolose, in grado di offuscare la speranza di una vita migliore. Ebrima Darboe è uno di quelli che ha potuto raccontare ciò attraverso la propria voce, diventata un ponte tra Africa e Italia, in grado di congiungere gli stenti patiti con la lucentezza di una quotidianità dove il calcio consente a un giovane che ha già tanto da raccontare di meritarsi gli applausi che la tempesta attraversata ha rischiato di togliergli.
Il presente del gambiano ha lo spessore e la fierezza di un club, la Sampdoria, di cui è certamente un vanto sentirsi parte, così da generare un rigonfiamento del petto che sorregge uno scudo percosso dai tanti problemi del recente passato ma dal fascino inscalfibile. Arrivato durante la sessione di calciomercato invernale in prestito secco dalla Roma, ma con una prima parte di stagione vissuta zoppicando in quel di Pasching, città austriaca dove gioca il LASK, l’impatto del classe 2001 è stato tonante, senza alcun timore di esagerazione.
Una meta che era nel suo destino, perché l’esordio in Serie A – come si è detto e ridetto in queste settimane – avvenne proprio contro la Doria; un allenatore che, al contempo, il destino aveva già deciso di fargli incrociare, in quanto la conversazione avuta (come raccontato dallo stesso Darboe) anni fa fu suggellata da un “spero di essere allenato da lei in futuro”. Pirlo e Darboe ora condividono le giornate, la missione, la proprietà del centrocampo. Darboe, adesso, è il Maestro della Samp.
Le prime uscite hanno confermato i bagliori diffusi già illo tempore nella Capitale, propri di un calciatore che ha decisamente dato rinnovati impulsi e possibilità a una mediana troppo spesso sopraffatta dalle proprie fragilità e, contestualmente, dagli avversari. Profilo in grado di mescolare quantità, posizionamenti costantemente funzionali e qualità, Darboe ha rivelato notevolissima qualità associative (la sua media di precisione dei passaggi nella metà campo avversaria del 78% è nettamente superiore a quella della squadra, ferma al 67.8%, come apprendiamo da SofaScore), visione e coraggio tanto nelle conduzioni quanto nelle connessioni con i compagni. Dotato di una struttura fisica che gli consente di recitare un ruolo da protagonista anche quando bisogna interdire, è subito emersa come essenziale la sua presenza in campo, dal valore così elevato da restituire la netta sensazione – in determinati frangenti – che questo ragazzo appartenga al vertice della piramide invece che alla cadetteria, dov’è approdato per rimettersi in gioco e contribuire ai risollevamento di una squadra in cerca di sorrisi.