Bari, l’ex Amoruso: “La squadra viene prima di tutto e i più esperti devono dare l’esempio”
Le parole dell'ex difensore biancorosso
L’ex difensore del Bari Lorenzo Amoruso è intervenuto ai microfoni di TuttoBari. Nell’intervista ha parlato dei Galletti e del nuovo mister Beppe Iachini. Di seguito le sue parole:
Su Giuseppe Sibilli: “A volte non si ha pazienza e certi giocatori vengono utilizzati in una maniera che non li esalta: questioni tecniche e tattiche che non mettono i calciatori in condizione di dare il meglio. Qualcosa deve essere scattato in Sibilli, che evidentemente avrà ritrovato motivazione ed entusiasmo. Potrebbe aver trovato una serie di accorgimenti tattici in campo che permettono di valorizzare le proprie doti fisiche e tecniche. Ora Sibilli dovrà capire cosa di buono sta facendo e cosa non aveva mai fatto prima: questa si chiama esperienza”.
Sul gruppo: “Io credo che nel momento in cui stai bene e ti senti di poter stare in campo con ragazzini vent’anni più giovani secondo me e giusto farlo: vuol dire non essersi lasciati andare sul piano fisico e mentale. Calciatori come Maiello e Di Cesare possono dare esperienza alla squadra e far vedere ai giovani che ci sono ancora – nonostante l’età – forza, determinazione, coraggio e voglia di mettersi in gioco anche davanti alle critiche, che naturalmente bisogna lasciarsi scivolare addosso. Sta all’intelligenza dei giocatori capire quando farsi da parte, perché, dovesse essere necessario, prima o poi sarebbe comunque l’allenatore a farlo”.
Sulle scelte di Iachini: “In questo momento Iachini valuta solo chi è in migliore condizione. Oggi magari gioca Menez perché sta bene, ma magari tra due domeniche giocherà Kallon. Il margine di errore in questa situazione è bassissimo, e il mister sa che se dovesse andare tutto bene il suo lavoro acquisterebbe enorme valore per la piazza. I singoli in questo momento per me non troverebbero spazio. La squadra deve sempre venire prima di tutto ed essere messa al primo posto: l’egoismo non è pensabile in uno sport di squadra. Nel momento in cui qualcuno non dovesse dimostrarsi in condizioni ottimale giocherà qualcun altro”.