Da Lecco – Squadra molle e arrendevole, il DS Fracchiolla a colloquio con la proprietà
Non si placano i problemi per i blucelesti
Ultimo, reduce da sette sconfitte e un pareggio nelle ultime otto uscite, risucchiato in un vortice di negatività che il netto KO per 3-0 patito nel derby contro il Como non ha fatto altro che amplificare. Tempi duri e tumultuosi per il Lecco, come analizzato da leccochannelnews.it: “[…] Era un derby, è stata una banalissima partita tra ultima in classifica e potenziale seconda della graduatoria: delusione cocente per tutti i blucelesti accorsi allo stadio o rimasti – volenti o nolenti – di fronte agli schermi. Il “2” era il segno più scontato per il classico Davide contro Golia, ma stavolta la fionda è rimasta proprio a casa: al “Sinigaglia” non era stato così, anzi si erano visti dei valori molto simili in campo e i blucelesti avrebbero meritato la vittoria ai punti per le palle gol prodotte. I tifosi lecchesi non pretendevano la vittoria, ma di vedere una squadra in grado di sputare sangue dal primo all’ultimo minuto per chiudere un divario tecnico stimato di 25-30 milioni di euro. È andata male, malissimo: squadra molle e arrendevole […]
Dopo la vittoria in rimonta sul Parma eravamo stati – anche a rileggerci oggi – buoni profeti: per realizzare l’impresa salvezza, il Lecco può (poteva?) fare affidamento solamente su quella schiera di armi che negli ultimi anni sono riassunte all’interno del termine lecchesità; cattiveria, aggressività, corsa, pressing, ma soprattutto orgoglio e attaccamento alla maglia: il popolo bluceleste si riconosce nelle sue squadre solamente quando queste cose vengono scaricate sul campo, la spinta emotiva viene di conseguenza.
Tra una vittoria di qua e una batosta di là, si stava riuscendo anche a mettersi alle spalle la sciaguratissima Lecco-Ternana con i quattro punti accumulati tra Venezia e Sudtirol: zona salvezza a Santo Stefano, rivoluzione della squadra fortunatamente scongiurata. No, anzi, perché la tempesta perfetta (per gli altri però) si è abbattuta a fine gennaio dopo la bellezza di un mese senza lo straccio di un punto e una marea di gol incassati.
La proprietà ha avallato le ventinove operazioni di mercato: via leader come Battistini e Giudici – con Galli trattenuto in extremis per diktat presidenziale -, in grado di trasferire il senso di appartenenza, per puntare su giocatori di nome e in teorica ricerca di riscatto. Peccato che, almeno per ora, qui di riscatto se ne sia vista l’ombra giusto pochi giorni fa sul campo della Ternana, ma che per il resto si parli di un encefalogramma quasi piatto. Nella mattinata Fracchiolla è stato a Cormano per confrontarsi con la proprietà dopo dieci giorni di “ferie forzate” e nel pomeriggio parlerà a quella squadra che lui ha voluto ribaltare da capo a piedi: senta tutto il peso di decisioni che – almeno a oggi – hanno avuto l’effetto di scollare squadra e piazza […]“.