Cosenza, l’ex Aita in vista del derby con il Catanzaro: “Il gruppo è forte. Spero in un gol di Florenzi”
Il "San Vito-Gigi Marulla" tornerà ad ospitare il derby in Serie B dopo ben 39 anni
Cresce l’attesa in vista del derby di Calabria tra Cosenza e Catanzaro.
I rossoblu sono reduci dall’importante prestazione messa in campo nella sfida infrasettimanale con la capolista Parma (valsa l’1-1 finale) mentre i giallorossi arrivano dalla convincente vittoria casalinga con il Bari. La sfida tra le due compagini non si disputa in Serie B, al “San Vito-Gigi Marulla“, dal lontano 1985; l’ultimo marcatore fu Alberto Aita. L’ex centrocampista dei Lupi della Sila è intervenuto sulle colonne della “Gazzetta del Sud” in vista del match di domenica pomeriggio. Ecco le sue parole, riprese da tifocosenza.it:
“Nessuno avrebbe mai immaginato che potessi essere proprio io il match winner di giornata. Non ci credevo neppure io, ad essere sincero, ma quella volta è toccato a me rubare la scena. Davvero una casualità perché non ho mai segnato tante reti nella mia carriera“.
Su Florenzi. “Se dovessi spendere un nome, farei quello di Aldo Florenzi. Anche lui è passato dal settore giovanile rossoblù. Per caratteristiche tecniche è molto simile a me. Queste affinità mi spingono a fare il tifo per lui, mi farebbe piacere se dovesse toccargli di vivere le emozioni che ho potuto assaporare“.
Sul Cosenza. “Quest’anno , il gruppo costruito è molto forte. Dopo qualche stagione di sofferenza però è inevitabile che il primo obiettivo resti la salvezza. Prestazioni come quella di Parma però lasciano ben sperare. Il Cosenza ha dimostrato di poter giocare alla pari contro la prima in classifica e questo è da tenere in considerazione“.
Su mister Caserta. “Mi piacerebbe incontrare la squadra, parlare con loro senza fare pubblicità del nostro colloquio. Vorrei trasmettere loro emozioni, sensazioni vissute e ciò che può significare una vittoria contro il Catanzaro per tutta la provincia. Certo, dovrebbe essere d’accordo pure Fabio Caserta. Quando era ancora giovanissimo e militava nel Locri, in serie D, io guidavo già il Lauria. Ho tentato in varie occasioni di allenarlo. Era già molto bravo, non a caso poi ha avuto una carriera brillante. Mi sarebbe piaciuto averlo con me ma dopo alcuni tentativi per me infruttuosi, spiccò il volo e non ci fu più nulla da fare“.